La copertina di Charlie Hebdo col Papa e Zelensky che non esiste
La copertina di Charlie Hebdo col Papa e Zelensky non esiste: è una delle tante “copertine di Charlie Hebdo” create negli anni, spesso incuneate nel filone dei “siti doppelganger“.

La copertina di Charlie Hebdo col Papa e Zelensky che non esiste
Ovvero copie di rispettabili quotidiani occidentali create per diffondere contenuti fake di infima qualità, spesso platealmente creati con AI come forma di “slop” (contenuti a basso costo e basso impegno) politicamente orientati e usati come alternativa al “meme” come strumento di disinformazione.
In alcuni casi, come questo, il gioco è abbastanza palese.
La copertina di Charlie Hebdo col Papa e Zelensky che non esiste
La finta cover presenta infatti Zelensky col cadavere del Papa che va a riscuotere soldi dalla Banca Vaticana: il contenuto fa parte del filone tipicamente filorusso che descrive da un lato Ucraini avidi e ingordi che mendicano soldi dalle “nazioni ricche del mondo” per spenderli in armi per usare violenza ai “poveri ma generosi Russi” (e spesso li trattengono per ruberie) e dall’altro l’Occidente come una terra di lusso e perdizione dove tutti i capi di stato sono miliardari ma usano quei soldi per punire la Russia e i loro stessi cittadini ridotti in miseria.
Se vogliamo però prendere per buona la finta copertina, il numero 1710 sarebbe uscito il 23 Aprile.
In realtà il 23 Aprile è uscito il numero 1709, mentre il numero 1710 è fresco di giornata, uscito giusto in queste ore, quindi il 30 Aprile.
Nessuno dei due numeri presenta la copertina doppelganger: il numero 1709 è dedicato infatti al Conclave, e presenta un candidato Papa in forma di un ratto che dichiara al mondo il suo intento di essere non solo “Il Papa dei Poveri” come fu Bergoglio, ma “Un Papa bigotto, reazionario e pure omofobo”.

Il numero 1710 è un caustico attacco a Melenchon, politico della sinistra francese euroscettica, descritto dalla testata come “un criminale” per aver definito l’islamofobia “un diritto” sulla base del fatto che “Se esiste il diritto di non amare il cattolicesimo, allora esiste anche quello di non amare l’Islam”.
Senza entrare nel merito delle due vignette è evidente che nessuna delle due ritrae il Presidente Ucraino.
Non è del resto la prima volta che false copertine di Charlie Hebdo vengono create dai doppelganger: nel 2022 i siti doppelganger pubblicarono una copertina con “Zelensky che ruba il Natale“, dipinto come lo stereotipo dell’avido giudeo dal nasone adunco caro al nazimo e nel 2023 una copertina che dipingeva la sciabolatrice russa Anna Smirnova, che avendo ricevuto come un saluto solo un tocco di sciabola e non la stretta di mano della controparte ucraina aveva occupato la tribuna chiedendo la sua espulsione come una figura bellissima e leggiadra e la sciabolatrice ucraina Olga Kharlan (nuovamente), come una figura grottesca e deforme dalle fattezze mostruose.
Copertine degne più della propaganda bellica che di testate di pregio come Charlie Hebdo.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.