Fine di un crossover: la Russia scarica i novax (almeno formalmente). Dopo un precedente capitolo in cui un’improbabile alleanza di novax e “patrioti per la Russia” si riunivano si social in una scena più ambiziosa del finale di Avengers: Endgame arriva la fine.
Fine di un crossover: la Russia scarica i novax (almeno formalmente), fonte Telegram
L’allenza si scioglie: i novax in Russia rischiano di essere sdoganati come “pericolosi estremisti”. Parola della Duma.
Quando la Duma infatti non è impegnata a deliberare sull’esistenza dell’Uomo Pangolino e di incredibili mutanti supervaccinati che con ogni dose di vaccino acquisiscono un nuovo superpotere, ma anche l’odio furioso verso il Comunismo Sovietico e Stalin, si occupa infatti dei novax.
Descritti da Tatyana Solomatina, vicepresidente al Ministero per la Salute, come
“Persone che lavorano con i loro soldi, all’ordine di qualcuno. C’è chi è interessato all’estinzione della popolazione. Ci sono organizzazioni che dicono che non è necessario essere vaccinati. Meno persone ci sono, meglio è per un certo gruppo di persone. Anche questa è una guerra, ma su un fronte diverso”.
Con un eco che, ironicamente, descrive i novax come quello che gli stessi accusano il WEF di essere: la situazione ora si ribalta. La bufala su “Putin che rivelerà il piano dei Poteri Forti per ridurre la popolazione” diventa ora l’annuncio che la Russia accusa i Novax di essere pagati per ridurre la popolazione.
Il resto del proclama si presenta più “parco”, ma non meno duro: la vicepresidente dichiara infatti di non mettere in dubbio che ci possano essere novax in “buona fede”, ma che essi andranno comunque considerati un movimento estremista, quindi dei terroristi e perseguiti come tali.
Non è la prima volta comunque che le #fontirusse dimostrano ambivalenza verso chi fino a poco prima è stato, quantomeno tematicamente, alleato.
Già un anno fa abbiamo assistito al fenomeno di gruppi novax già attenzionati dalla DIGOS convertirsi improvvisamente al Putinismo militante per diventare ripetitori della propaganda del Cremlino.
Questo nonostante ancora un anno prima lo stesso Peskov tanto citato in quei gruppi e assimilati avesse dichiarato di ritenere la discriminazione dei novax in Russia un atto giusto e inevitabile.
Ma non sarebbe la prima volta che una rinnegazione pubblica lascia aperto uno spiraglio alle collaborazioni informali: è già accaduto con la “Manosfera”, con gruppi estremisti e devoti alla diffusione di ideali legati al nazismo e la negazione dei diritti della donna in un’ottica di “superpatriarcato filorusso” pubblicamente perseguiti ma di fatto aderenti alla filosofia dell'”operazione speciale” e della Z.
Gli stessi media che riportano il giro di vite contro i novax dichiarano che la loro persecuzione sarà quantomeno difficile.
Ma evidentemente la propaganda Russa ha trovato altre comunità più utili e prolifiche, ad esempio quelle legate alle narrazioni sugli insetti.
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