Dal primo Giugno controlli auto con CED: cosa cambia davvero?

di Shadow Ranger |

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Dal primo Giugno controlli auto con CED: cosa cambia davvero? Bufale.net

Dal primo Giugno controlli auto con CED, e si moltiplicano gli articoli allarmistici basati sull’ormai ricchissimo filone delle fake news e clickbait sul Codice della Strada. Ma cosa cambia davvero?

In realtà cambia la facilità con cui al posto di blocco sarà possibile ottenere informazioni. Quindi, per l’automobilista onesto e ligio cambia ben poco, per il furbetto cambia tutto.

Dal primo Giugno controlli auto con CED: cosa cambia davvero?

CED, come è sempre stato e sempre sarà, è acronimo di “Centro Elaborazione Dati”, ovvero la banca dati del Ministero dell’Interno dove sono già custoditi tutti i dati relativi agli automobilisti.

Prima di dare retta alle sirene di chi parla i modo allarmistico e falso di violazioni della privacy, vi ricordo una cosa: le vostre patenti sono rilasciata dagli Uffici della Motorizzazione Civile (un tempo dalla Prefettura), come le targhe con cui immatricolate le vostre auto.

È sempre possibile verificare, anche da casa con apposite app, la presenza di una polizza assicurativa in corso di validità, di revisione superata in corso e la presenza di anomalie (fermi amministrativi, patenti sospese/scadute/carenti di punti, sanzioni pregresse, bollo auto non pagato…).

Tutti dati che sono già nella disponibilità dello stato, e che ora sono facili da accedere.

Cosa comporta

Venite fermati ad un posto di blocco o ad un controllo.

Dovrete comunque avere patente e libretto con voi.

Abbiamo già visto che è possibile esibire, solo in Italia, la copia digitale della patente rilasciata su App IO, ma non esistono norme che disciplinano l’esibizione “virtuale” del libretto.

Fino ad ulteriori riforme che potranno non avvenire mai, l’automobilista diligente dovrà continuare a recare con sè patente e libretto (pensiamo ai casi in cui vi siano problemi di connessione: il furbetto non potrà accampare un “nulla di fatto per motivi di internet), ma gli sarà difficile mentire ai controlli.

Dati come identità del conducente, la proprietà del mezzo, ma anche lo stato dell’assicurazione, l’avvenuta revisione, la presenza di fermi amministrativi e altre irregolarità saranno subito visibili al posto di blocco, ma anche dati come cilindrata e standard di emissioni (i cosiddetti Euro) del veicolo, utili ad esempio per valutare la presenza del veicolo in aree sottoposte a blocchi del traffico.

Sono tutti dati che tra patente, libretto e certificato dell’assicurazione si identificano eccome, e ci sono già automobilisti diligenti che continuano ad arricchire il portalibretto portando con sé documenti non più obbligatori come copia del bollo auto pagato.

E ovviamente, circolare senza patente, carta di circolazione o Documento Unico di Circolazione (ex “libretto”) e certificato dell’assicurazione comporta ancora sanzioni.

Come le comporta, ovviamente, scoprire che il veicolo con cui stai circolando non ha superato la revisione (la sanzione sale fino ad un massimo edittale di  694 euro) o è sottoposto a fermo amministrativo (la sanzione sale fino ai 7.900 euro, con sequestro immediato del veicolo).

Diventa più difficile sfuggire ai controlli, che restano quelli che erano in passato.

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