Non esiste alcun panico di mamme e nonne per il cibo cancerogeno dato ai bambini

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
Non esiste alcun panico di mamme e nonne per il cibo cancerogeno dato ai bambini Bufale.net

A volte il clickbait si consuma con la rabbia, contenuti che “fanno inca**are” il pubblico che così clicca e commenta per sfogarsi. A volte con la paura: si distribuiscono contenuti volutamente artefatti, scritti col linguaggio più allarmistico e terrificante possibile in modo da suscitare la corsa alla lettura.

Lettura dalla quale non apprendi niente, e quello che apprendi è sbagliato, come la storia del “panico di mamme e nonne per il cibo cancerogeno dato ai bambini”.

Storiella questa che sfrutta l’amore per i bambini per generare quel panico che dichiara essere già presente, stimolando quindi il click.

Non esiste alcun panico di mamme e nonne per il cibo cancerogeno dato ai bambini

Spoiler: il presunto “panico” sarebbe dato dal fatto, comunicato solo alla fine del testo e senza date, che nel 2015 l’International Agency for Research on Cancer (IARC) di Lione ha stabilito che la carne rossa è probabilmente cancerogena (classe 2A della sua classificazione) e che la carne rossa lavorata (insaccati e salumi) è sicuramente cancerogena (classe 1 della classificazione della IARC).

Ricordiamo con AIRC da cui è tratta questa nozione che la IARC è un’agenzia dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che valuta e classifica le prove di cancerogenicità delle sostanze.

Non esiste alcun panico di mamme e nonne per il cibo cancerogeno dato ai bambini

Non esiste alcun panico di mamme e nonne per il cibo cancerogeno dato ai bambini

Cosa comporta questo? Che come dicemmo per il presunto e ingiustificato “allarme talco” l’anno scorso, “la IARC non specifica però i dosaggi o i tempi di esposizione necessari affinché ciascuna di tali sostanze o agenti possa provocare un cancro”, obiettivo che la scienza medica dovrà raggiungere.

Tutto quello che scoprimmo nel 2015 è che una dieta sana migliora la salute, una dieta sbilanciata la peggiora, e l’abuso di insaccati e carni rosse è collegato all’incremento di forme tumorali che invece una dieta come quella mediterranea riduce.

Di fatto le sostanze responsabili di tale effetto – alcuni conservanti (nitriti e nitrati) e i prodotti della combustione (benzoapirene e idrocarburi policiclici aromatici) – «sono cancerogeni noti da almeno cinquant’anni – rassicura Carmine Pinto, direttore della struttura complessa di oncologia dell’Irccs Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) -. Il consiglio riguarda sopratutto le modalità di cottura: occorre evitare le combustioni. Quanto ai salumi, quelli che acquistiamo oggi contengono livelli di nitriti e nitrati di molto inferiori a quelli commercializzati fino a qualche anno fa e presi in considerazione nella metanalisi dello Iarc».

Come spiegato da Cristopher Wild, direttore dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, e sempre riportato dalla Fondazione Veronesi «queste conclusioni devono servire alle agenzie regolatorie per condurre le opportune valutazioni, al fine di bilanciare rischi e i benefici». Non bisogna dimenticare «che la carne rossa ha un valore nutrizionale», motivo per cui le nuove conclusioni potrebbero essere utili nella stesure di linee guida dietetiche aggiornate.

Conclusione

Anche ammettendo che dal 2015 ad oggi improvvisamente si sia risvegliata in “mamme e nonne” una isteria di massa contro i salumi, obiettivo che al più è fomentato da titoli come questi, in realtà quello che la scienza conosce già da decenni è che l’abuso di carni rosse, nonché la loro preparazione e conservazione scorretta possono generare problemi che un consumo e una preparazione sani non hanno.

Si tratta quindi di allarmismo, fomentato per un click.

Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o con una donazione PAYPAL.

Ultimi Articoli