No, il video di Putin non è manipolato, solo surreale, e questo è il fact checking in breve che possiamo dare rispetto alla denuncia inoltrata da Nexta TV.
Secondo la quale nel video appaiono scene tratte da video degli anni passati, tra cui delle ragazze già presenti
Ma semplicemente quella parte del video è normale: si tratta di immagini stock che celebrano l’annessione della Crimea, che tornano in un appuntamento annuale nel quale il video di Putin viene incardinato.
Video nel quale è successa la qualunque: Putin interrotto dall’intermezzo musicale come il cattivo del film parodia “Superhero – Il più dotato tra i supereroi”, premiato come “L’Uomo Clistere dell’Anno” e impossibilitato a finire il discorso di premiazione dall’irritante jingle.
Ma anche Putin che castiga i costumi dell’occidente con una costosissima giacca Italiana scagliandosi contro i “traditori” che consumano caviale e champagne con addosso un abito che vale decine di volte più del loro pranzo più luculliano.
La narrazione costruita dal Cremlino si basa su una sintesi postmoderna di vari momenti della storia russa, presentati senza soluzione di continuità come adempimento a una missione storica di grande potenza. Un destino manifesto (vi ricorda qualcosa?), nella visione putiniana, profondamente intriso di una dimensione mistico-religiosa dove il suo compimento passa attraverso il riscatto della nazione. L’unità spirituale e statuale va difesa all’interno e all’esterno: la nazione deve essere depurata dalla presenza dei traditori, e deve ergersi tutt’una contro i nemici che ne minacciano l’esistenza. Durante la manifestazione allo stadio Luzhniki la conduttrice Tina Kandelaki, d’origine georgiana, ha arringato il pubblico dicendo che la nazione russa non è un account dei social network, non può essere eliminata con un semplice click. Una semplificazione forse banale, ma che permette di rendere chiari i termini della questione attuale nell’immaginario del sistema creato da Vladimir Putin.
Una specie di happening mistico-religioso, una rilettura delle celebrazioni per l’annessione della Crimea in versione sovranista-mistica dove un Putin Leader, Dio, Imperatore, Papa, Sacerdote di Culto e Guida del Popolo arringa la folla della Zeta in una caccia al traditore della Patria ed una mistica esaltazione contro i nemici esterni.
Purtroppo, non è un fake, ma il cambio di passo. Il momento storico in cui la comunicazione del Cremlino smette i panni del “liberatore del mondo” e passa all’aggressivo e rumoroso tono di un Rasputin con le braccia elevate al cielo che promette castighi divini e non.
Il video di Putin non è manipolato quindi. Non meno preoccupante, comunque.
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