Come promesso, in aggiornamento Black List e add-on. I siti che per più di un anno non abbiano pubblicato bufale o fatto disinformazione potranno essere rimossi come forma di incentivo positivo e critico, mentre le finte testate giornalistiche rimarranno dentro. Aspettiamo come sempre un vostro riscontro in merito, per poter di conseguenza migliorare il nostro servizio.

False testate giornalistiche “satiriche”

Alcune esistono da diverso tempo, ma nel 2015 c’è stato un considerevole aumento delle “false testate giornalistiche”, o meglio di quei domini che hanno tratto in inganno molti utenti per via del loro nome facilmente confondibile con le più famose testate giornalistiche. Molte di queste si ritengono “satiriche” anche se, in alcuni casi, non hanno nulla a che vedere con la “satira”. Molti di questi siti, tuttavia, non sono più aggiornati da tempo, a causa del fatto che oggi, la maggior parte degli utenti ha imparato a riconoscere le “false testate giornalistiche”.

Siti di bufale e disinformazione medica e scientifica

Siti di disinformazione politica

Siti di disinformazione a sfondo religioso e/o razziale

Siti di bufale scandalistiche

Siti di bufale a sfondo politico e razziale

Siti clickbait

Aggregatori di notizie, copia incollatori, senza alcuna verifica dei fatti e titoli accattivanti per attrarre il lettore.

Pagine social clickbait

Aggregatori di notizie, molto spesso queste pagine sono satelliti dei siti clickbait. Riportano notizie frammentarie con titoli ad effetto per costringere i lettori a cliccare sui link in allegato

I siti e le pagine social di complottisti e bufalari

Nuovo Ordine Mondiale, Scie chimiche, alieni, 11 settembre… chi più ne ha più ne metta.

Le pagine social:

Personaggi pubblici

Spesso considerati dei guru dell’informazione per la loro penna acuminata e per la loro capacità dialettica, ma per chi li segue abbiamo brutte notizie: nessuno è infallibile.

  • in aggiornamento

Testate giornalistiche

E le testate giornalistiche? Certo, abbiamo riportato numerosi casi in cui testate giornalistiche hanno pubblicato bufale, disinformazione o allarmismo. Di certo non è tecnicamente possibile porle allo stesso livello di altri siti qua sopra citati. Certo è che spesso gli articoli di queste testate giornalistiche vengono copiati, incollati e modificati dai siti di bufale e disinformazione per secondi fini.

Siti satirici [da non considerare come parte della lista nera]

Questi siti sono fatti apposta per diffondere pillole di satira e qualche risata. Succede spesso che alcuni utenti ce li segnalino pure… Non sono da “lista nera”, ma li riportiamo siccome a volte le loro simpatiche “bufale” vengono copiate e incollate da parte dei siti elencati qua sopra.

Ricordiamo il triste caso dell’articolo satirico dei rom ed il gattino di Lercio che Catena Umana sfruttò (leggi articolo).