Fact Checking

Zangrillo indagato per truffa? Ecco come smascherare quelli che “noncielodikono”

Alberto Zangrillo indagato, ed è vero, ma dobbiamo rimettere ordine. Sui social stanno pullulando tantissimi post in cui si riporta che il professore sarebbe indagato per una truffa da 28 milioni, ma in nessuno di questi casi viene riportata la fonte, se non un piccolo riferimento tra parentesi – ora “(ansa)”, ora “(FQ)” – senza un link che i lettori possano consultare per verificare la notizia.

La strategia usata è tipica di un certo tipo di divulgatori social che usano la formula “immagine+testo” (qui un nostro approfondimento) per sollecitare la pancia dei follower e stimolare la condivisione compulsiva.

La notizia

Tra i testi più condivisi, riportiamo:

ARRESTATE MEDICO E PAZIENTE. San Raffaele, indagati Zangrillo e Bedin 13:57 (ANSA) – MILANO – Tra gli indagati per la presunta truffa da 28 milioni di euro ai danni del servizio sanitario c’è anche Alberto Zangrillo, medico personale di Silvio Berlusconi, “in qualità di primario” di Anestesia. Indagati anche Nicola Bedin, amministratore del S.Raffaele, lo stesso ospedale, la Fondazione Monte Tabor e il direttore sanitario.

Perché i disinformatori “noncielodikono”

A questo giro “noncielodikono” è rivolto proprio ai condivisori compulsivi e ai divulgatori di questa informazione. La notizia è decontestualizzata, perché se da una parte è vero che Zangrillo è stato indagato per truffa, dall’altra viene omessa la sua assoluzione.

Era il 16 giugno 2015 quando Il Fatto Quotidiano scriveva:

Durante gli interventi “le equipe” destinate alle sale operatorie sulla carta erano “regolarmente costituite”, ma in realtà “chirurghi e/o anestesisti” erano “presenti contestualmente in più sale operatorie”. È la tesi della Procura di Milano che contesta una truffa da 28 milioni di euro al servizio sanitario nazionale a medici, tra cui Alberto Zangrillo, primario della Terapia intensiva e Rianimazione generale e medico di Silvio Berlusconi, e amministratori dell’ospedale San Raffaele.

Le notizie su Zangrillo indagato sono dunque vere, ma vecchie in quanto nel 2018 – qui un articolo di Repubblica – il professore e gli altri indagati sono stati assolti, e allo stato attuale Zangrillo non risulta indagato per alti reati.

Bastava poco, quindi, per verificare la notizia: una data e un po’ di spirito critico fanno sempre la differenza.

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