Truffe

Spiacente, nessuno vende un DJI Mavic a 2 euro: il solito scam

Spiacente, nessuno vende un DJI Mavic a 2 euro, si tratta del solito scam: perché ci risiamo. È sempre lo stesso meccanismo delle altre volte, quello che abbiamo imparato a conoscere come Phishing.

Spiacente, nessuno vende un DJI Mavic a 2 euro: il solito scam

Qualcuno si finge un soggetto di cui vi fidate allo scopo di cercare di rivendervi un bene o offrirvi dei vantaggi con un modico prezzo. Ma il bene non esiste, non avrete alcun vantaggio e il prezzo diventa spesso più oneroso di quello che pensate.

Si parte dal truffatore vestito da carabiniere che entra in casa di una vecchietta per parlare di presunti guai occorsi ad un nipote e poi la deruba di tutto e si finisce ai siti che offrono oggetti del desiderio (giocattoli e buste regalo di lusso in primis) a soli due euro salvo poi usare i dati ottenuti per abbonarti a vari servizi o svuotarti la carta di credito.

Come nel caso della truffa dei biglietti per l’Acquario di Genova, gemella della simile bufala dei biglietti per lo ZooSafari da noi recentemente esaminata.

E della sconclusionata “vendita di DJI Mavic a 2 euro a scapito della popolazione”. Qualsiasi cosa questo voglia dire.

Spiacente, nessuno vende un DJI Mavic a 2 euro: il solito scam

L’astuzia in questo caso è che parliamo di un annuncio sponsorizzato: qualcuno ha pagato per promuovere una pagina volutamente sgrammaticata, con un annuncio carente sotto le forme della comprensione lessicale della grammatica.

Perché tanto tutto quello che l’utente capirà è “DJI Mavic a due euro”

Ignorando che nel messaggio la vendita viene definita con un lapsus a dir poco freudiano “a scapito della popolazione” e il drone si trasforma in un cellulare.

E non solo: nel post di “vendita” cominciano a fioccare le anomalie.

Cliccando sul tasto da PC fisso, solitamente assistito da antivirus e strumenti per il blocco dello spam si finisce su una pagina che parla di massaggi

La pagina che parla di massaggi

Mezzuccio tipico perché l’utente più tecnologico ma non troppo, che clicca solo per segnalare il raggiro, si illuda che la pagina abbia già chiuso.

Cliccando da cellulare Unieuro e Euronics si trasformano in LIDL per chiederti l’obolo di due euro.

La pagina vista da cellulare

Ovviamente la legione di commentatori-bot che dichiarano di aver ricevuto il dono fanno riferimento a Lidl nonostante siano su una pagina dedicata ad Unieuro.

Pagina ovviamente senza spunte blu, diversa da quella reale della catena di negozi ed esistente da pochi giorni, destinata presto a sparire o cambiare nome.

Lidl o Unieuro?

Ma agli sfortunati che hanno deciso di cadere nella trappola sarà inviato il solito messaggio che li invita a partecipare alla solita “furbettata” che richiede di dare tutti i propri dati, più due euro, per ottenere il desiderato premio.

Ovviamente, come in tutti gli altri casi, la dazione dei due euro non comporterà assolutamente l’ottenimento del drone, anzi avrete messo in mano a sconosciuti dati personali e di carta di credito.

L’unica cosa da fare, se vi siete caduti, è contattare immediatamente la banca per il blocco e cambiare la password di tutti gli account usati. Che avete consegnato ad un soggetto terzo che potrà usarli a suo piacimento.

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