“Nessun tampone gratis ai no vax” è la frase chiave di questo articolo. Dopo giorni in cui abbiamo avuto, con carnascialesca quanto immotivata esultanza, novax esultare contro i docenti vaccinati, la doccia fredda.
Punto dolente è l’obbligo di vaccinazione per il personale docente e non docente della scuola, inserito sin dall’istituzione del Green Pass tra le cose da trattare per poi divenire obbligo dall’anno scolastico che partirà dopo le ferie.
Giustamente, c’è chi ha fatto notare che Green Pass non è sinonimo di vaccinazione.
Logico, giusto che sia: puoi ottenere il Green Pass comodamente effettuando un tampone, e sarà valido per le 48 ore successive. Se rientri nei casi di esenzione motivata, puoi ottenere certificato.
Ma, ovviamente essere un no vax non è una causa di esenzione riconosciuta. Il che non vuol dire, attenzione, che vi sia disparità di trattamento tra no vax e docenti vaccinati o impossibilitati alla vaccinazione.
Vi sarebbe se, come inizialmente indicato da una iniziale lettura poi rivelatasi erronea delle prime indicazioni da protocollo i novax avessero potuto disporre di tamponi gratis fino allo scadere dell’emergenza.
“Nessun tampone gratis ai no vax”, precisa dunque il ministro, tracciando la linea a quattro casi:
Al momento la percentuale di personale scolastico non vaccinato si aggira intorno al 15%, e il ritorno alla DAD è ragionevolmente escluso, salvo complicazioni.
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