La polemica aizzata da Flavio Briatore sul costo della pizza ha scatenato l’ira di molti pizzaioli napoletani e non si è fatta attendere nemmeno la risposta di Gino Sorbillo, che ha creato una delle più famose pizzerie di Napoli. Briatore ha insinuato che una pizza venduta a quattro o cinque euro non fosse realizzata con prodotti di qualità oppure si ammortizzassero i costi non pagando tasse e dipendenti. Il tutto, condito dalla nuova pizza blast.
Altro capitolo, dunque, dopo quello esaminato ieri. Per Sorbillo è evidente come Briatore abbia dato vita ad una provocazione solo per farsi pubblicità, sottolineando il concetto di come la pizza debba essere un prodotto accessibile a tutti. Sparare prezzi che arrivano addirittura a 65 euro è solo una grande offesa alla tradizione di questo piatto nato semplicemente per sfamare i più poveri.
Il famosissimo imprenditore e pizzaiolo napoletano ci ha tenuto a precisare come l’utilizzo di prodotti di primissima qualità, tra farine, pomodori, mozzarella ed olio d’oliva, non fanno andare il costo del prodotto finale oltre i 5,6 o massimo 7 euro. Sorbillo ha posto l’accento sulla pizza nata come piatto popolare, tutti possono consumarlo e deve continuare ad essere così. Con questo piatto napoletano si sfamano tutte quelle persone che di certo non possono permettersi i posti extralusso che propone Briatore.
Una pizza a quattro o cinque euro si può vendere e soprattutto viene proposta con materie prime di assoluta qualità, Sorbillo ci ha tenuto a precisare questo concetto e lo ha voluto sottolineare ancor di più proponendo pizza gratis nella sua pizzeria in via dei Tribunali a Napoli. Una scelta nata dalla volontà di dimostrare come la pizza che costa poco non significa assolutamente che non sia buona.
Insomma i modi di Briatore non sono stati apprezzati da chi per anni ha reso questo piatto grande e conosciuto in tutto il mondo, un piatto che deve essere a disposizione di tutti, senza fare distinzione tra ricco e povero. Nel frattempo, arriva la nuova pizza blast di Gino Sorbillo in foto, come riportato da altre fonti.
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