Questo video di un attacco iraniano ad Israele è fatto con la AI

Questo video di un attacco iraniano ad Israele è fatto con la AI, ed è uno dei molti video creati in questo modo. Parliamo ovviamente diffuso da una “spunta blu” su X, una autodefinita “giornalista, partigiana e analista”.

Questo video di un attacco iraniano ad Israele è fatto con la AI
Sappiamo che da diverso tempo essere una “spunta blu” su X significa solo avere la capacità di pagare un canone periodico senza alcuna garanzia sulla veridicità dei contenuti. Questo video non fa eccezione.
Questo video di un attacco iraniano ad Israele è fatto con la AI
Il video della “giornalsita partigiana siriana” presenta una lunghissima serie di anomalie, del tipo che siamo ben abituati a vedere. Il missile, come in una sorta di cartone animato, scompare in una assurda nuvola di fumo mentre esplosioni “collaterali” incompatibili con le leggi della fisica appaiono tipo fuochi di artificio.
Il tutto, ricordiamo, con video ed audio sincronizzati in modo erroneo, senza tenere conto alcuno della diversa velocità di propagazione di suono ed audio.
Shayan Sardarizadeh, per BBC Verify, ha avuto modo di verificare ogni anomalia.
Inoltre scopriamo seguendo il fact checking di CNN Arabia che il video di Sirian Girl è in realtà ottenuto tagliando un video con una “focale” più ampia, nel quale però appariva il logo di Veo, sistema di intelligenza artificiale diffuso da Google.

Estratto dal video originale
Peraltro CNN Arabia ha anche esaminato il video con tool specifici, confermando la paternità di Veo.
“Interrogata” dai suoi fan sulle numerose contraddizioni Syrian Girl ha offerto la solita scappatoia chi condivide fake news ma non vuole ammetterlo. Un suo post successivo dichiara che
“Il video è al rallentatore e comunque potrebbe essere falso ma descrive qualcosa di vero”
Insomma, l’eterno ma è il concetto che torna che dimostra che il mondo delle bufale è tutto uguale.
Peraltro, se il video fosse davvero al rallentatore l’audio presenterebbe problemi diversi da quelli già evidenziati, rendendo la giustificazione dell’account X decisamente fuori luogo ed erronea.
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