No, Papa Leone XIV non ha mai detto “Il comunismo si maschera da solidarietà negli ambienti cristiani”

Da qualche settimana, circola on line una frase che denuncerebbe l’infiltrazione del comunismo nella Chiesa, attribuita allo stesso Papa Leone XIV.
La presunta citazione recita:
“Il comunismo è penetrato anche negli ambienti cristiani, mascherato da solidarietà. È nostro dovere pastorale denunciarlo.”
Con una presentazione visiva credibile – foto e nome del pontefice – il post con la frase incriminata, è stato in breve condiviso da migliaia di utenti.

No, Papa Leone XIV non ha mai detto “Il comunismo si maschera da solidarietà negli ambienti cristiani”
L’unica “fonte” che accompagnerebbe la notizia, sarebbe relativa a un suo intervento pronunciato il 14 maggio 2010 in occasione della Conferenza episcopale latinoamericana, quando era ancora noto come cardinale Robert Francis Prevost.
Tuttavia, né dal Vaticano, né dalle conferenze episcopali, risulta ci sia alcuna trascrizione a riguardo e questa assenza di riscontri si spiega facilmente.
No, Papa Leone XIV non ha mai detto “Il comunismo si maschera da solidarietà negli ambienti cristiani”
Partiamo da una grossa incongruenza temporale: in quella data il CELAM (il consiglio Episcopale latinoamericano) non tenne alcuna conferenza ufficiale; e fin qui, potrebbe trattarsi solo di una data errata. Poi però scopriamo che Papa Prevost, nel 2010, era ancora superiore dell’ordine di Sant’Agostino e sarebbe diventato Vescovo solo nel 2024.
Quindi all’epoca non ricopriva alcun incarico episcopale ma, al contrario, era impegnato in attività pastorali e missionarie ben lontane da prese di posizione politiche come questa.
Ma allora? Da dove nasce l’idea?
La spiegazione c’è e come spesso accade, nasce da un fatto reale manipolato in modo scorretto e decontestualizzato.
In occasione di un’omelia pronunciata poco dopo la sua elezione a maggio 2025, Papa Leone XIV aveva commemorato la figura di don Ludwik Streicht, un sacerdote martire polacco ucciso nel 1946 dal regime comunista del luogo.
Quel giorno le vere parole del Papa furono:
“Don Ludwik Streich fu un pastore silenzioso, ma instancabile. La sua opera di carità e di presenza tra i più poveri infastidiva chi cercava di imporre l’ideologia. Non predicava contro nessuno: predicava Cristo. Ed è questo che non potevano tollerare.”
Un discorso di fede e testimonianza insomma, che nulla ha a che vedere con la propaganda politica.
In compenso, di vecchio come la propaganda, qui c’è il meccanismo usato per montare una bufala: prendere un volto noto, attribuirgli parole forti e rilanciare tutto con tono solenne e firma in calce.
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