Bufala

No, non esiste alcuna “nuova regola di WhatsApp” che autorizza alla pubblicazione di foto e messaggi

Eravamo rimasti alla “nuova regola Facebook” (qui), ma da acque internazionali arriva la teoria della “nuova regola di WhatsApp”.

Bufale.net sceglie di mettere in guardia i propri lettori dalla bufala che sta circolando da qualche giorno nei Paesi ispanofoni e non, secondo la quale i nostri contenuti pubblicati su WhatsApp rischiano di diventare pubblici.

Nuova regola di WhatsApp, il messaggio virale

NON AUTORIZZO NON AUTORIZZO NON AUTORIZZO
NON AUTORIZZO Ricorda, domani inizia la nuova regola WhatsApp che ti permette di usare le tue foto!! Ricorda che la scadenza è oggi!!! Può essere utilizzato in azioni legali contro di te. Tutto ciò che hai inviato può essere pubblicato a partire da oggi, anche i messaggi eliminati. Non costa altro che un semplice copia/incolla, meglio essere al sicuro che essere violati. Non autorizzo WhatsApp o altre organizzazioni associate a WhatsApp, come Facebook e Instagram, a utilizzare le mie immagini, informazioni, messaggi, foto, messaggi eliminati, file, ecc. Questo è reale. lo condivido!!!!!! Non autorizzo

La bufala

Facciamo notare che i riferimenti temporali sono imprecisi: nell’incipit il messaggio riporta che “domani inizia la nuova regola WhatsApp”, ma siamo di fronte all’ennesimo avverbio di modo senza riferimenti. Cosa si intende per “domani”? Giovedì 20 ottobre? Questo messaggio circola da qualche giorno, e nel frattempo nessuno ha visto i suoi contenuti condivisi su WhatsApp diventare pubblici.

Per avere una risposta attendibile è sufficiente consultare le condizioni d’uso di WhatsApp a questo indirizzo e possiamo notare che in nessun punto si parla di “nuova regola di WhatsApp” che autorizza il servizio di messaggistica istantanea ad utilizzare i nostri contenuti.

Ricordiamo che WhatsApp utilizza la crittografia end-to-end (qui la scheda):

La privacy e la sicurezza sono nel nostro DNA ed è per questo che abbiamo introdotto la crittografia end-to-end. Quando protetti dalla crittografia end-to-end, messaggi, foto, video, messaggi vocali, documenti, aggiornamenti allo stato e chiamate non potranno cadere nelle mani sbagliate.

Quindi:

La crittografia end-to-end di WhatsApp viene impiegata quando avvii una chat con qualcuno tramite WhatsApp Messenger. La crittografia end-to-end garantisce che solo tu e la persona con cui stai comunicando, e nessun altro, nemmeno WhatsApp, possiate leggere o ascoltare i contenuti inviati. Con la crittografia end-to-end, i tuoi messaggi sono protetti con un lucchetto, e solo tu e il tuo destinatario avete la chiave speciale necessaria per sbloccarli e leggerli. Tutto questo avviene automaticamente: non c’è bisogno di attivare alcuna impostazione o creare speciali chat segrete per proteggere i messaggi.

Per tutti i dubbi, a questo indirizzo possiamo leggere la privacy policy di WhatsApp.

Quindi?

La teoria della “nuova regola di WhatsApp” è l’ennesima bufala per convincere ignari utenti che i loro dati verranno – da un domani non meglio precisato – resi pubblici proprio da WhatsApp.

Niente di tutto ciò corrisponde al vero: le informazioni sono tutte consultabili e trasparenti sul sito ufficiale della piattaforma.

Di questa bufala si sono occupati anche i colleghi di Maldita.es.

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