Niente Viagra per i Russi: un altro effetto delle sanzioni che rende assai difficile essere un erede della fiera URSS Stalinista oggi. Anzi, assai duro. Anzi, no.
Niente Viagra per i Russi: altro effetto delle sanzioni
Non bastava vivere in un mondo in cui bisogna illudersi che versioni nazional popolari non troppo ben riuscite di McDonald’s e Starbucks, anzi “ispirate” alle note catene di fast food possano colmare il vuoto tra cali di qualità e assenza di prodotti.
Non bastava trasformare la Russia in una nazione di Bender creando il primo “motore grafico autarchico per giochi Russi” (ignorando che dovrebbe convincere i maggiori produttori di schede video del mondo a supportarlo).
Non bastava ritrovarsi alla senza i computer occidentali nei negozi, se non di importazione parallela.
Non bastava ritrovarsi senza ricambi per i computer. E neppure bastava ai nostri eroi ritrovarsi al volante della nuova motorizzazione per Vatnik, “catorci” Euro 0, senza ABS, computer di bordo e antifurto satellitare.
Neppure bastava riesumare vecchie norme che consentono la pirateria informatica dei software e dei prodotti di quell’Occidente pieno di “Nazisti cattivi” ma senza i cui lussi pare non si riesca a stare.
E neppure bastava accusare di russofobia a caso l’Occidente perché una catena di moda non ha venduto ad un cittadino russo una costosa giacca rientrante nei beni di lusso sanzionati.
Ma neppure dover saltare l’appuntamento con l’Eurovision, ormai per due anni di fila, vagheggiando il ritorno all’austero Intervision, festival anticoSovietico tratto da un’era di dischi occidentali malamente duplicati su lastre radiografiche e cloni Nintendo made in China e sold in Russia.
I “potenti maschioni di Russia”, uomini descritti dalle “fonti russe” come immuni al vizio Occidentale e robusti grazie ai loro cromosomi in più (e facciamo solenne giuramento, non ce lo siamo inventati) faranno meglio a tenere fede alla virilità che amano mettere in mostra persino sulla TV nazionali, in improbabili reality il cui scopo è “stanare il sodomita”, con l’omosessualità “vizio occidentale” assieme al “nazismo”
Perché da adesso il Russo è solo davanti alla sua virilità e senza aiutini di papà Pfizer.
Pfizer ha sospeso le forniture della nota pillola blu, mentre AbbVie ha deciso invece di privare le cliniche di chirurgia estetica del Botox.
Niente ritocchini e niente aiutini: fonti russe, ufficiali ma speriamo più affidabili delle fonti russe che, presso la Duma, hanno descritto nel dettaglio l’apparizione di pericolosi Mutanti Ucraini che con ogni dose di vaccino Pfizer acquisiscono nuovi superpoteri, al prezzo di vedere la loro mente invasa dal nazismo Occidentale e da un odio viscerale per la Russia che gli consente di squartare a mani nude carri armati, certificano che la Russia ha abbastanza medicine locali per curare l’impotenza.
Medicine che, evidentemente, i Mutanti e l’Uomo Pangolino hanno ancora, in grande abbondanza.
Preveniamo i vatnik e le loro sguaiataggini come
Ma i Russi sono veri maschioni, loro noci di cocco di Russia pieni di sesso che non hanno bisogno dl Viagra
Come comunicato dal quotidiano economico Kommersant e riportato dalla testata Tag24, i russi hanno acquistato 2,7 milioni di pillole a metà del 2022 con un aumento dell’88% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Cosa che ha portato i Russi ad avviare diverse sperimentazioni in passato per arrivare alla produzione autarchica del Sildenafil, principio attivo del Viagra.
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