La lapide ai fratelli Tremante esiste davvero (ma non strumentalizzatela)

di Bufale.net Team |

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La lapide ai fratelli Tremante esiste davvero (ma non strumentalizzatela) Bufale.net

Ci segnalano i nostri contatti un post virale dedicato alla lapide ai fratelli Tremante, circolante in canali Whatsapp e Telegram a tema antivaccinista e usato come prova di teorie antivacciniste.

In realtà la lapide esiste, la storia anche ed è dolorosa ma strumentalizzarla non ha senso alcuno.

La lapide ai fratelli Tremante esiste davvero (ma non strumentalizzatela)

Tra gli anni ’60 e ’70 i figli tre dei quattro figli dell’ingegner Giorgio Tremante vengono colpiti da complicazioni di seguito collegate alla vaccinazione antipolio con vaccino Sabin: due moriranno, il terzo rimarrà invalido.

La lapide ai fratelli Tremante esiste davvero (ma non strumentalizzatela)

La lapide ai fratelli Tremante esiste davvero (ma non strumentalizzatela)

L’ipotesi più probabile è che il vaccino anti-polio abbia aggravato una malattia genetica non diagnosticata, e allora non se ne sapeva abbastanza per sconsigliarlo. È stato, come sottolinea Garofalo, uno dei particolarissimi casi in cui le condizioni possono rendere il vaccino controindicato: su tale piattaforma in effetti fu riconosciuto all’ora defunto ingegner Tremante un indennizzo per il danno tanatologico e al figlio sopravvissuto un indennizzo tale da poter gestire le cure.

All’epoca il vaccino usato era il Sabin, con virus attenuati: adesso invece a partire dal 2002 il vaccino utilizzato è il vaccino Salk o IPV contenente i tre virus della poliomielite uccisi (inattivati), somministrato con un’iniezione per via intramuscolare o sottocutanea.

In alcuni casi limitati, ad esempio casi di immunocompromissione, il Sabin può comportare l’insorgenza di una paralisi flaccida nella proporzione di 1 caso ogni 2,2 milioni i dosi complessive somministrate. Il rischio è maggiore dopo la somministrazione della prima dose (1 caso ogni 550.000 nuovi nati)

Putroppo è quello che è accaduto, e va ricordato che il danno da vaccinazione è stato ammesso.

Perché non strumentalizzare la cosa? Perché parliamo di tempi in cui le conoscenze tecniche non erano paragonabili a quelle attuali, di un vaccino che aveva dei rischi, ma minori rispetto all’epidemia di Polio ancora in corso e di un danno accertato e riconosciuto.

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