Bufala

La buffonata della lettera aperta di un Carabiniere a Ilaria Cucchi: tante bufale e non l’ha scritta lui

In tanti ci avete segnalato oggi 16 novembre la presunta lettera aperta di un Carabiniere a Ilaria Cucchi. Un bagno di umiltà da parte di un Allievo Ufficiale, che da un lato condanna quanto combinato dai suoi ex colleghi, mentre dall’altro non risparmia qualche frecciata a lei ed al giovane tossico dipendente che ha perso la vita in caserma in seguito ad un pestaggio. E così abbiamo deciso di indagare su questa vicenda, concentrandoci sia sulla possibile autenticità di una lettera anonima e non firmata, sia sui suoi contenuti. E ne abbiamo viste delle belle, a due giorni dall’uscita di Salvini nei confronti della stessa Ilaria Cucchi che ha fatto tanto discutete, come avrete notato attraverso il nostro approfondimento.

Tutte le mancanze della lettera aperta di un Carabiniere a Ilaria Cucchi

In primo luogo, la lettera è autentica e proviene da un Carabiniere? Sembrerebbe proprio di no. Il post Facebook, pubblicato in un gruppo qualche giorno fa con il testo integrale, riprende a grandi linee quanto contenuto in un articolo di BUTAC che risale al mese di ottobre. Invitiamo i nostri lettori al confronto tra il post in precedenza linkato e quello a firma di Silvia Cirocchi, menzionato proprio dai colleghi di BUTAC e ancora disponibile all’interno dello stesso social network.

Se non si tratta di un copia-incolla, poco ci manca. Insomma, o la lettera aperta di un carabiniere a Ilaria Cucchi arriva da un allievo ufficiale che ha poca originalità nell’elaborare contenuti di suo pugno, o qualcuno di recente ha diffuso una fake news. Almeno per quanto riguarda l’autore del post.

Ancora, analizzando più da vicino la presunta lettera aperta di un Carabiniere a Ilaria Cucchi, emergono ulteriori fake news. La prima, è che Stefano Cucchi non avrebbe visto nei sui ultimi due anni di vita i nipoti, vale a dire i figli della sorella Ilaria. Circostanza smentita dalla diretta interessata e che, come riporta proprio BUTAC, ancora oggi è legata ad una semplice conversazione tra carabinieri mentre discutono tra loro del caso via telefono. Ancora, si parla di Ilaria Cucchi candidata PD, notizia smentita dalla diretta interessata mesi fa all’Adnkronos:

“La risposta è no. Vedo che il mio nome continua a girare ma non ho intenzione di candidarmi. Non sono stata contattata da Zingaretti. Ho intenzione di continuare a fare politica sul campo, come sto facendo da anni, nell’impegno nella lotta per i diritti umani e la giustizia. Un impegno che di questi tempi è ancora più necessario. E anzi lancio l’appello ai politici su questo tema”.

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