Il mistero della bandiera col fascio littorio in Ucraina all’incontrario si incunea in quella che potremmo definire l’abitudine delle “fonti russe” a diffondere informazioni non del tutto verificate prima ancora che esse lo siano. Come questa foto, apparsa qui e qui, rispettivamente su Facebook e Twitter.
Il mistero della bandiera col fascio littorio in Ucraina all’incontrario
Una fretta cattiva consigliera, dettata spesso dalla propaganda, che si dimostra in anomalie del tutto curiose.
Nella narrazione presente nelle varie condivisioni, che come in un copione che già bene conosciamo individuano la fonte in un “gruppo Telegram filorusso”, i soldati vengono descritti come “Mercenari italiani che dovrebbero scappare prima dell’arrivo dei Russi” o Ucraini nazisti ispirati dal fascismo Italiano.
Il tutto coerente con la narrativa filorussa da noi più volte affrontata, e confermata dallo stesso Putin nel suo recente discorso sullo stato del conflitto, per cui Ucraini e NATO sono nazisti uniti nell’obiettivo comune di distruggere la Russia, annientare le ultime vestigia del Comunismo Sovietico e spargere nazismo in tutto il mondo.
La foto presenta diverse anomalie: come avranno notato i più abili tra voi, il tricolore è al contrario ma la scritta sul fondo riportante il nome di Bakmut è scritta per diritto.
Come è possibile notare da questa notizia, relativa all’arresto di un cittadino Italiano arrestato per aver esibito il tricolore con vessilli dell’età fascista, anche all’epoca il tricolore era già verde, bianco e rosso e non rosso, bianco e vede come mostrato nella foto.
Peraltro è impossibile che gli uomini ritratti nella foto abbiano semplicemente “girato il tricolore”, perché in tale caso non si sarebbero percepiti i dettagli dell’Aquila Littoria ma solo l’ombra della stampa su tela.
Inoltre è evidente che l’aquila guarda dal lato sbagliato: è evidente quindi che siamo di fronte ad un distratto fotomontaggio, nel quale una bandiera “specchiata”, rovesciata nel senso verticale, è stata applicata ad una immagine orientata nel senso corretto anziché specchiare entrambe.
Come evidenziato peraltro dai colleghi fact checker del circuito IDMO, una semplice analisi forense dell’immagine, sia pur ostacolata dalla natura di foto scaricata e ricaricata, verosimilmente ogni volta ricompressa, dimostra che la bandiera presenta anomalie spiegabili solo con l’applicazione posticcia alla foto.
Fenomeno questo tipico della propaganda filorussa, che più volte è ricaduta in questo bizzarro “peccato originale”, applicando manifestini e persino figure umane create con mezzi digitali a sfondi realistici.
Tutti gli elementi raccolti portano a ritenere che la bandiera col fascio littorio in Ucraina all’incontrario tradisca una mistificazione evidente.
La spy story del passaporto russo di Zelensky scoperto da Anonymous è un falso Doppelganger: parliamo della campagna di guerra…
Ci segnalano i nostri contatti un articolo che parla di una fantomatica data dopo la quale sarà abolito il bollo…
Abbiamo ormai perso il conto degli articoli che ci parlano di come sarebbe tornata la leva obbligatoria in Italia, ricco…
Ci segnalano i nostri contatti un post che dovrebbe raffigurare immigrati che protestano contro il Natale a Bruxelles. Il post…
Quando si leggono titoli come "dopo 100 anni potremmo averla finalmente vista" riferiti alla materia oscura, è legittimo nutrire qualche…
La comunità scientifica assiste incredula alla deriva retorica di Avi Loeb, astrofisico di Harvard che ha trasformato il dibattito sulla…