Come abbiamo dimostrato in questo articolo, i no-vax passano il tempo a denigrare gli scienziati ma li riabilitano quando esprimono concetti in linea con la loro battaglia di disinformazione. È il caso di Charles Hoffe e del sito Database Italia che in un articolo pubblicato il 12 luglio. Stiamo parlando di un medico canadese già oggetto di debunking per i principali fact checker internazionali per le sue posizioni no-vax e le sue teorie sulla “terapia genica” di cui non ha mai presentato un riscontro.
Database Italia titola: “Insufficienza cardiaca da sieri mRNA: ‘Colpirà la maggior parte delle persone'”. Il contenuto riporta una serie di false informazioni sulla proteina Spike indicata come causa dei coaguli di sangue e quindi dell’insufficienza cardiaca che colpirebbe i vaccinati. Della disinformazione sulla proteina Spike avevamo parlato in un precedente articolo in cui smentivamo punto per punto una bufala ripresa dal noto complottista Maurizio Blondet.
In poche parole, per i no-vax e per gli scienziati che sposano le teorie antivacciniste, la proteina Spike sarebbe una tossina contenuta nei vaccini a mRNA che distrugge i nostri vasi sanguigni. Ora, è vero che esistono studi sui danni cardiovascolari da vaccino, ma il fatto che esista uno studio non implica che vi sia una correlazione.
Il vaccino a mRNA, semplicemente, insegna alle nostre cellule a produrre un frammento del virus per sviluppare gli anticorpi contro il SARS-CoV-2, e questo frammento si chiama proteina Spike, che non è di certo il pupazzetto di Pac-Man che mangiucchia la nostra vita per farci esplodere le vene e il cuore.
Charles Hoffe è molto caro ai no-vax. Secondo un articolo di Logically, ad esempio, una rete di attivisti su Telegram che si fa chiamare Future Z ha più volte rilanciato i video di Hoffe con l’intenzione di terrorizzare i follower sulla vaccinazione dei bambini, con messaggi che fanno riferimento al libero pensiero e alle verità scomode che i media non riferiscono.
Charles Hoffe insiste nel definire il vaccino mRNA una terapia genica, dunque una terapia in grado di modificare il DNA del paziente, ma non dimostra ciò che sostiene. Si tratta infatti di una bufala nata con la prima comparsa dei vaccini contro il Covid, e spesso attribuita in maniera del tutto fuorviante e tendenziosa al capo del dipartimento medico di Moderna. Il vaccino a mRNA non modifica il DNA, come lo stesso staff di Moderna specifica sul sito ufficiale.
Il dottor Charles Hoffe ripete a oltranza teorie già smentite e condivise soltanto dal popolo no-vax, che riabilita scienziati solamente se seguono le loro idee complottiste e pseudoscientifiche.
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