Editoriale

Audio su terapie UE da ottobre per il Covid: nessuna scadenza vaccini e solita strategia NoVax

Ci accompagnerà probabilmente per giorni la storia delle terapie UE da ottobre, in arrivo per dare una risposta alternativa al Covid. Coloro che stanno alimentando la catena WhatsApp e Facebook, in parte trattata da noi anche ieri sera con un primo articolo più generico su questa storia (non ci erano ancora pervenute segnalazioni specifiche sul presunto messaggio vocale che stiamo per illustrarvi), ignorano tanti dettagli. In primis, il fatto che non sia prevista alcuna scadenza di vaccini tra tre mesi. Fondamentale andare con ordine, per evitare altra confusione.

Perché è una presa in giro l’audio su terapie UE da ottobre per il Covid e su scadenza vaccini

In primo luogo, il messaggio audio descritto sui social ci parla di una rivelazione fatta in anteprima dal misterioso Segretario di partito nazionale, secondo cui sarebbero in arrivo terapie UE da ottobre per contrastare il Covid. Annuncio ingannevole, perché si parte da una base veritiera. Come è stato evidenziato da tante testate a fine giugno, effettivamente sono stati fatti dei passi in avanti sotto questo punto di vista, al punto che in autunno potrebbero esserci una svolta.

Dunque, nessun mistero e nessun “non cielo dicono”, marchio di fabbrica di complottisti e no vax. Il problema principale è che queste terapie UE da ottobre disponibili, al momento non siano state ancora approvate in modo definitivo. Oltre a non essere coperte da alcun segreto, in sostanza, dobbiamo attendere ancora settimane prima di capire se potranno essere effettivamente applicate o meno.

L’altro equivoco di fondo innescato dal fantomatico audio (che, lo ricordiamo, non rappresenta mai una notizia, non essendo il contenuto una notizia verificata), è che le terapie UE da ottobre possano prendere il posto dei vaccini. La scadenza dei lotti, infatti, in questo periodo è sì fissata ad ottobre, ma ci dice soltanto entro quale data potranno essere somministrati. Le prossime forniture avranno dunque date di scadenza più lontane nel tempo.

Infine, le terapie UE da ottobre, anche se approvate, non saranno sostitutive dei vaccini contro il Covid, in quanto questi continueranno a ricoprire un ruolo fondamentale per limitare le ospedalizzazione e la potenziale proliferazione di altre varianti del virus.

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