Riceviamo una segnalazione praticamente già redatta. Un appello, un grido di aiuto. Quello che succede quando gli audio sui presunti casi di Coronavirus in Sardegna o altrove fuggono fuorimano
Ecco cosa succede: una comunità nel caos, i numeri di emergenza attivati per i cittadini presi da assalto da chi non ne avrebbe bisogno e negati alle persone che invece li cercano per informazioni verificate e non tratte da Internet.
Abbiamo ascoltato degli audio: se premettete che “non so se la notizia è falsa” ma alla fine decidete di diffonderle lo stesso, avete compiuto voi una scelta precisa.
Avete scelto di seminare caos, fare allarmismo. Squalificare le gerarchie e le autorità, diffondere allarme e ridurre la fiducia nelle autorità, nei medici e nei farmacisti, unico presidio contro la potenziale epidemia.
Le autorità sarde infatti sono attive per arginare l’epidemia: cosa pensavate di ottenere dichiarando che medici e farmacisti sono potenzialmente infetti?
Ci sono dei numeri di emergenza. come, il 3336144123, e altri presto da venire.
Ci sono medici e altro personale sanitario pronto a rispondere. Non avete bisogno degli audio WhatsApp, non avete bisogno di “presunti casi di Coronavirus in Sardegna”.
Avete solo bisogno di aspettare i casi certi ed identificati, come indicati dalle autorità.
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