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BUFALA Attenzione: a Bari PD sta offrendo 25 euro o buoni carburante in cambio di voti

Questa campagna elettorale non è meno grottesca delle altre: la storia di a Bari PD sta offrendo 25 euro o buoni carburante in cambio di voti (sic!!) interviene a dimostrarlo.

Sintassi zoppicante, accuse vaghe, gli strumenti di Facebook abusati per arricchire la bizzarra accusa di cacchine roteanti in stile cartone animato giapponese… tutto questo è un deja vu di storie già viste.

Attenzione: a Bari PD sta offrendo 25 euro o buoni carburante in cambio di voti

Sotto l’animazione in stile “Dottor Slump e Arale”  si manifesta l’ennesima iterazione di un copione che ho già visto.

Ovvero un bufalaro che la spara grossa, perché tanto le elezioni sono vicine, la calunnia è un venticello e la smentita si diffonderà più lentamente.

Di come Avaaz abbia scoperto che la propaganda poltica in Italia viaggia tra buongiornissimi e profili insospettabili di “gente normale” che diventa un Dottor Jekyll e Mister Hyde della bufala, ne abbiamo già parlato.

Nessuna sorpresa che in gruppi normali persone insospettabili, se non falsi profili costruiti a immagine e somiglianza di insospettabili mettono quotidianamente in cantiere il teatrino triste della diffamazione per fine politico.

Questo copione però è già stantio: l’abbiamo visto già gli scorsi anni, ed abbiamo notato il suo finale.

È successo infatti nel settembre 2018, quando il PD a dire degli autori offriva 30 euro e pullman gratuiti, ed è successo ancora ad agosto dello stesso anno, dove l’offerta era di 200 Euro e la denuncia sporta alle autorità della CGIL di Catania spinse il bufalaro a più miti consigli, facendo sparire la sua creazione in fretta e furia cercando di evitare le gravi conseguenze legali delle sue azioni.

Anche in questo caso infatti abbiamo provveduto, prima di far uscire questo articolo, ad informare tutti gli interessati della bufala dei 25 euro o buoni carburante in cambio di voti.

Ma non fanno più i bufalari di un tempo: un tempo se dovevano spararla grossa, sparavano cifre più elevate, o i famosi 30 euro riciclati dalla bufala sui migranti.

Anche in questo caso, è il nostro più vivo auspicio che il rinnovato interesse di Facebook nella sanzione per i profili bufala, e le vie legali da intraprendersi, costringano i mentitori abituali a più miti consigli.

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