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Arriva il Super Green Pass: Green Pass esteso a tutto il mondo del lavoro

Abbiamo preferito aspettare l’ufficialità anziché raccogliere le indiscrezioni stampa: arriva il Super Green Pass, il Green Pass esteso a tutto il mondo del lavoro, a partire dal mese di ottobre.

Questa è la direzione che già era nell’aria nella mattinata di oggi e che emerge dalla cabina di regia odierna.

Il Green Pass esteso a tutto il mondo del lavoro

Come ampiamente previsto già in sede di primo decreto Green Pass, lo stesso sarebbe stato esteso. In primis l’estensione tocca agli esercenti di tutte le attività per cui è obbligatorio lo strumento per la consumazione o la fruizione.

Quindi ristoratori e cameriere, ma anche autisti di autobus e taxi, e assai probabilmente gestori di cinema e palestre.

Del resto, è sia logico che un modo per spezzare le ultime remore (al confine col sealioning) novax relative al “Io non voglio avere il Green Pass se non lo ha anche il cameriere”.

È sicuro che al cameriere toccherà avere il Green Pass. Quindi, il Green Pass resta esattamente dove è, anzi aumentando la sua portata. Quantomeno con un principio di reciprocità: dove il cliente ha il Green Pass, è sicuro l’esercente lo avrà.

Il Green Pass diventerà parte integrante del mondo del lavoro pubblico e privato, nonché degli studi professionali. In assenza di Green Pass non potrà irrogarsi licenziamento, ma  saranno previste multe dai 400 ai 1.000 euro. I recidivi rischiano sospensione dal lavoro e dallo stipendio dopo cinque giorni di assenza ingiustificata nel settore pubblico e dopo uno (inizialmente si vociferava tre) nel privato.

Esentati dal Green Pass sono i lavoratori in Smart Working e coloro che rientrano già nei casi in cui è possibile il rilascio di dichiarazione medica di esenzione.

Non più esentati sembrano essere Deputati e Senatori: l’accesso alle Camere sarà vincolato alla presenza del Green Pass, anche se, data l’autodichia, dovranno adeguare i loro regolamenti allo scopo.

Onere della verifica sarà in capo ai datori di lavoro, oltre alle categorie già nominate in precedenza (esercenti, gestori, ristoratori…).

Non solo i lavoratori di ufficio

Non solo il lavoro dipendente, pubblico e privato, in ufficio dovrà avere il Green Pass.

L’estensione riguarda anche colf, badanti, idraulici, elettricisti, e i mestieri esercitati occasionalmente e tradizionalmente “porta a porta”, senza sede di lavoro determinata perché si svolgono ovviamente nel domicilio altrui.

Un idraulico quindi non potrà esercitare il suo mestiere, entrando in una casa altrui, se non dimostrando il suo status immunologico mediante Green Pass.

La questione delle sanzioni

Come ben sappiamo, le sanzioni riguarderanno sia esercente/organizzatore che cliente.

In compenso una clausola premierà la buona fede: un esercente non sarà sanzionato per aver posto in cantiere tutte le idonee cautele per verificare i Green Pass e vedere l’obbligo disatteso da un utente in malafede.

Chi avrà organizzato eventi con segnaletica in chiaro e posto controlli a campione, potrà considerarsi a posto.

Il nodo tamponi

Alla fine si è deciso per una via di mezzo che però non conceda sconto alle istanze novax: i tamponi avranno un prezzo calmierato, si tende all’omogeneità in tutta Italia anziché differenze evidenti di regione in regione, se non per comune. Ma non ci sarà la gratuità per tutti.

Il tampone gratis spetterà a chi per comprovate ragioni non può vaccinarsi, ma non come alternativa alla vaccinazione i cui costi vengono scaricati sulla collettività.

Sul tema c’è stata ampia battaglia per giorni, ma lo scontro si è concluso in tal senso.

Oltre al tampone nasofaringeo viene definitivamente accettato anche il test salivare, che però per sua natura chiede tempi maggiori per l’analisi del dato, che potrebbero impattare sulla fruibilità complessiva del Green Pass.

La questione tempi potrebbe essere però esaminata nel prossimo futuro: le regioni hanno chiesto al CTS parere per aumentare la validità del Green Pass da tampone dalle 48 alle 72 ore.

Il tampone diventerà essenziale anche per accedere alle prestazioni di Pronto Soccorso: stante la delicatezza della materia e del luogo, il tampone sarà richiesto anche ai portatori di Green Pass.

La situazione precedente viene confermata, con qualche modifica

Si conferma l’obbligo di Green Pass per il personale scolastico, per i trasporti tra regioni e per i trasporti aerei. Per questi ultimi il tipo di Green Pass sarà funzione della destinazione: Green Pass Europeo (doppia dose, tampone) per le destinazioni extraitaliane, Green Pass Italia (singola dose) per le destinazioni intraitaliane.

Il Green Pass da doppia vaccinazione passa in ogni caso da 270 giorni a un anno: le Regioni insistono per la possibilità per le attività commerciali altrimenti destinate a chiusura di continuare a lavorare in zona arancione e rossa, ancorché solo con Green Pass.

Verrà inoltre rilasciato nell’immediato dopo la prima dose, ancorché coi limiti di cui sopra

 

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