Categorie: AllarmismoFacebook

ALLARMISMO Quasi tutti i profili FB sono stati duplicati

I nostri lettori ci segnalano questa Catena di Sant’Antonio:

Cosa fa di una Catena di Sant’Antonio una Catena di Sant’Antonio? Ne siamo tutti consapevoli: la richiesta finale di copiare e incollare, condividere e diffondere. Ciò che intendiamo dirvi non è che quanto riportato dal post virale sia falso, ma è quanto di più scontato si possa rischiare in qualsivoglia ambiente social. Chi di voi è vetusto come il sottoscritto si ricorderà che la medesima cosa accadeva ai tempi di MSN Messenger, quando qualcuno che nutriva dell’odio o che viveva di orribili scherzi duplicava gli account e si metteva in contatto con tutte le persone presenti nella rubrica della vittima. In questo modo diffondeva messaggi deliranti, fuorvianti o addirittura metteva in cattiva luce la reputazione della vittima con oscenità e menzogne.

Tornando ai tempi di Facebook, l’allarme diffuso riporta un problema sempre esistito. Non si tratta, dunque, di un problema recente o di una mossa degli hacker. È sempre stato semplice e immediato clonare profili. A riguardo, Optimagazine si esprime in questo articolo del 19 Gennaio 2016. «Far circolare questi annunci serve a poco – scrivono – mentre è buona regola effettuare sempre le opportune verifiche quando riceviamo richieste di amicizia da parte di persone che in realtà abbiamo tra i contatti su Facebook da molto tempo». Non possiamo che concordare.

Verificate sempre, dunque. Quando si presentano richieste di amicizia sospette da parte di persone che già fanno parte dei vostri contatti, chiedete spiegazioni al contatto originario.

Come funziona la legge in questi casi? Possiamo parlare del reato di sostituzione di persona, con l’art. 494 del Codice Penale:

Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino ad un anno.

Perché si costituisca il reato deve comunque presentarsi un danno verso la persona clonata e verso la persona con la quale il falso profilo interagisce. In ogni caso troviamo inutile diffondere allarmismi su un fenomeno palesemente attuale, sempre.

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