900 decessi da vaccino, questo è ciò che viene attribuito ad un rapporto dell’AIFA in un post comparso su Facebook. Il post si presenta come un testo corredato da un’infografica, ma nessun link al rapporto originale che consenta ai lettori di accedere ai dati riportati per trovare un riscontro.
Il post che ci segnalano è accompagnato da questo testo:
ULTIMO RAPPORTO AIFA SUI DANNI VACCINALI
28 aprile 2022Nell’ultimo rapporto AIFA registra dal 27/12/2020 al 26/03/2022 qualcosa come 134.361 reazioni avverse, di cui il 18% GRAVI (una quisquilia)…
879 SEGNALAZIONI GRAVI HANNO AVUTO ESITO LETALE: TRADOTTO 879 MORTI DA VACCINO (569 morti per Pfizer, 162 con Moderna,117 con Johnson e 31 con AstraZeneca)
Dati purtroppo irreali perché manca una farmacovigilanza attiva, per cui il numero di decessi andrebbe decuplicato, come minimo…
Come spesso abbiamo dimostrato, tra gli scettici del vaccino c’è ancora tanto confusione tra segnalazione e dato. Per far meglio comprendere tale differenza, possiamo fare l’esempio del cittadino che si reca dai carabinieri per denunciare di essere stato aggredito.
La denuncia e le parole del cittadino non sono un dato, sono una segnalazione: il denunciante riferisce, i militari indagano e se le sue parole vengono dimostrate da prove e fatti (un video registrato, la confessione dell’aggressore, i testimoni e via discorrendo) allora si può parlare di dati oggettivi.
Sul problema dell’interpretazione delle segnalazioni ci siamo soffermati più volte, specialmente quando gli antivaccinisti hanno esposto teorie confortate solamente dai numeri VAERS, che non sono una fonte scientifica.
Nel nostro caso accade la stessa cosa.
Il rapporto AIFA esiste, ed è stato pubblicato il 19 aprile 2022. Il documento è disponibile a questo indirizzo. Nel primo paragrafo del rapporto leggiamo:
I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo 2022 per i cinque vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso.
È necessario far caso alla parola “sospetta” che precede “reazione avversa”, perché sostanzialmente si tratta di questo. Se andiamo a pagina 12 (qui) leggiamo che nel periodo indicato sono arrivate 879 segnalazioni “con esito fatale indipendentemente dalla tipologia di vaccino, dal numero di dose e dal nesso di causalità”.
Facciamo notare che in ogni caso si tratta di segnalazioni e non di nesso causale tra vaccinazione ed esito fatale. Nello specifico, troviamo più dettagli a pagina 13 (qui).
L’85,1 per cento (748/879) delle segnalazioni con esito decesso presenta una valutazione del nesso di causalità con l’algoritmo dell’OMS, in base al quale il 58,4 per cento dei casi (437/748) è non correlabile, il 28,5 per cento (213/748) indeterminato e il 9,5 per cento (71/748) inclassificabile per mancanza di informazioni sufficienti.
Quindi AIFA conclude:
Complessivamente, 27 casi (3,6%) sui 748 valutati sono risultati correlabili (circa 0,2 casi ogni milione di dosi somministrate), di cui 22 già descritti nei Rapporti precedenti.
La risposta è a pagina 13: su più di 135 milioni di dosi somministrate (dato presente a pagina 5), solo 27 sono stati i casi accertati di decesso causato da vaccinazione anti Covid. Il dato sui “900 decessi da vaccino” è frutto di un’interpretazione sbagliata e della confusione tra segnalazione e dato.
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