Approfondimento

Verso una nuova chiusura per la pagina Facebook ‘Figli di Putin’: l’ultima presa di posizione

Si avvia ad una nuova chiusura la pagina Facebook “Figli di Putin”, finita nell’occhio del ciclone di recente, in seguito all’attacco della Russia all’Ucraina. Situazione insostenibile, forse, per gli admin. Abbiamo affrontato l’argomento non molto tempo fa con un altro articolo, ma dopo la sua riapparizione ci si chiede cosa succederà, anche perché la community, visto il particolare momento storico che stiamo vivendo, è a rischio ban. Dunque, vediamo come stanno andando le cose in queste ore.

Come evolve la situazione per la pagina Facebook “Figli di Putin”

In quale direzione stiamo andando con la pagina Facebook “Figli di Putin”? Domanda lecita per chi la segue. Giovedì, dopo la prima offensiva russa, è risultata irraggiungibile. Qualcuno ha pensato a provvedimenti da parte dello staff di Zuckerberg, ma evidentemente è stata una scelta dei suoi stessi admin. Così come a stretto giro la situazione pare destinata a cambiare nuovamente, dietro valutazione degli stessi creatori. La conferma è giunta tramite un post pubblicato di recente su Instagram:

Detto questo la pagina a breve, almeno su Facebook, chiuderà temporaneamente. In Italia il reato di opinione non è ancora stato istituito ma, soprattutto di questi tempi, guai a pensarla fuori dal coro. Buona vita a tutti, viva la pace e la libertà“.

Certo, qualcuno ha risposto agli admin di ‘Figli di Putin’, in riferimento non solo alla chiusura temporanea della pagina Facebook, ma anche sulla citazione dell’Articolo 11 della Costituzione. Si parla del fatto che l’Italia debba ripudiare la guerra a prescindere: “Non è una opinione. Si tratta dell’interpretazione dell’articolo, mie cari, che si riferisce esplicitamente alle guerre di aggressione e non agli interventi difensivi. Andate a studiare, che è meglio“.

Insomma, non meravigliatevi se nei prossimi giorni doveste riscontrare che la pagina Facebook ‘Figli di Putin’ dovesse essere raggiungibile. Oggi, infatti, ci sono tutte le premesse per una mossa del genere da parte degli admin.

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