Spunta un sondaggio politico sulle sardine che dà loro solo il 4%, ma è ingannevole

Sta prendendo piede oggi 16 dicembre un sondaggio politico del tutto particolare, che a conti fatti immagina uno scenario nel quale le sardine sarebbero in qualche modo rappresentate da un partito. Al di là dei contenuti che anche noi vogliamo esaminare questo lunedì, è importante evidenziare come tali studi siano spesso e volentieri accompagnati da titoli ingannevoli e che, come avvenuto in questo caso, sottostimano la portata del fenomeno. Cerchiamo dunque di analizzare la situazione, dopo la bufala sui rifiuti lasciati dai manifestanti a Roma che abbiamo trattato poco più di 24 ore sul nostro sito.

Un sondaggio politico sulle sardine tutto da approfondire

La questione odierna sul sondaggio politico che coinvolge le sardine prende spunto da un articolo pubblicato sul sito mag24.es. Il titolo ci parla infatti di sardine “già affogate” e senza alcun peso elettorale. Il motivo? Ad un certo punto viene menzionato lo studio ufficializzato Alessandra Ghisleri di Euromedia Research, con il quale viene stimato attorno al 4% il bacino d’utenza delle stesse sardine. Solo approfondendo la questione emergono però altri scenari.

Secondo il sondaggio politico in questione, infatti, la percentuale si riferisce solo a coloro che voterebbero le sardine a scatola chiusa, senza conoscere neppure il programma politico in modo dettagliato. Chiaramente, allargando il discorso all’interesse generale ed al potenziale voto che potrebbe essere rivolto ad un eventuale partito, il discorso cambia in modo netto. A maggior ragione se pensiamo che si tratti di una realtà nata da poco.

Ad oggi non conosciamo ancora quale possa essere la naturale evoluzione delle sardine, ma nelle prossime ore tratteremo ulteriori studi riguardanti il sondaggio politico più autorevole del momento, in modo tale da inquadrare al meglio la situazione. Di sicuro, la chiave di lettura che dà le sardine come “affogate” sul nascere e con un risicato 4% è a dir poco forzata.