Bufala

Scoperte bare vuote per il Coronavirus in Brasile: riscossa complottista, ma è una truffa del 2017

Ancora una volta bisogna fare i conti con una denuncia complottista finita nel vuoto, questa volta in riferimento ad alcune bare vuote che apparentemente ci direbbero tanto sul Coronavirus in Brasile. Come se non bastasse il caso ancora tutto da scoprire a proposito del profilo Facebook cancellato per il Dottor De Donno, stando alle prime ricostruzioni che in giornata abbiamo portato alla vostra attenzione, occorre analizzare una vera e propria bufala che ha preso piede il 6 maggio anche qui in Italia.

Bare vuote e Coronavirus in Brasile assente, ma è una truffa assicurativa del 2017

Andiamo per gradi, visto che da qualche giorno gira anche in Italia un post Facebook, che a conti fatti negherebbe l’esistenza del Coronavirus in Brasile. In una località non meglio definita, infatti, la Polizia federale avrebbe individuato alcune tombe vuote. Secondo i complottisti, sostenitori dell’idea che il fenomeno Covid-19 sia stato alimentato con il chiaro intento di terrorizzarci, per poi obbligare tutto il mondo ad utilizzare il vaccino quando sarà pronto, sarebbe questa la prova inconfutabile sul fatto che non esista alcuna malattia. Questo il video, con tanto di didascalia in italiano.

C’è un problema. Da un lato, infatti, abbiamo i chi parla di complotto, affermando quanto segue a proposito del video appena condiviso: “La polizia federale brasiliana sta cercando i morti di covid nei sepolcri. Peccato che le bare siano vuote“. In realtà basterebbe leggere la didascalia nel filmato con tanto di barra rossa per comprendere come sia concepita la questione del Coronavirus.

Parallelamente, su Youtube potete trovare facilmente un video che risale al 2017, tre anni prima rispetto allo scoppio della pandemia. Fate molta attenzione agli ultimi 15 secondi, con il prato verde sintetico e la struttura in costruzione in fondo a destra. Stessissimo contesto. Ed infatti si scopre che in realtà le immagini della tomba riesumata risalgano a tre anni fa, quando la Polizia brasiliana scoprì una truffa assicurativa con un finto decesso. In sostanza, l’ennesima bufala che questa volta ci parla di Coronavirus in Brasile mai esistito. Peccato che lo faccia con gli argomenti sbagliati.

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