Chiuso l’account Facebook di De Donno, la dittatura contro la plasmaferesi: urge una precisazione

di Redazione Bufale |

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Un vero e proprio allarme è stato lanciato questo mercoledì sui social, dopo che l’account Facebook di Giuseppe De Donno sarebbe stato chiuso dal noto social network. Un vero e proprio atto di accusa nei confronti del popolarissimo social network, che avrebbe deciso in questo modo di mettere un bavaglio alla plasmaferesi, come forma di cura al Coronavirus. Inutile dire che le novità del 6 maggio abbiano alimentato i sospetti complottisti, secondo cui i soli “poteri forti” stiano agendo contro il nostro interesse per dare spazio alle causa farmaceutiche.

Ancora diffusa, infatti, la convinzione che la plasmaferesi possa rappresentare una soluzione alternativa al vaccino anti Covid-19 e che, in quanto tale, darebbe fastidio a chi ha interessi economici in questa vicenda. La questione relativa all’account Facebook di De Donno (vi confermiamo che al momento del lancio del nostro articolo non sia raggiungibile) ha inevitabilmente accentuato i sospetti dei complottisti, come avvenuto domenica quando ha preso piede in rete la notizia secondo cui ci sarebbe stata l’irruzione dei NAS nell’ospedale di Mantova. Anche in quel frangente abbiamo dovuto gettare acqua sul fuoco.

Cosa c’è dietro l’account Facebook di De Donno attualmente chiuso

Ci sono delle cose da precisare anche sulla vicenda dell’account Facebook di De Donno che ora come ora risulta chiuso. Fino ad ora, infatti, non ci sono comunicazioni ufficiali da parte dello pneumologo che sta portando avanti lo studio e la sperimentazione sulla plasmaferesi per curare i pazienti che hanno contratto il Covid-19. Cosa vuol dire questo? Se da un lato è vero che l’account non sia raggiungibile, è altrettanto vero che non conosciamo le motivazioni.

Ad esempio, potrebbe essere stato il diretto interessato a congelare momentaneamente il profilo. Oppure, alcuni suoi post avrebbero effettivamente violato norme del social network. Invitiamo tutti, pertanto, alla massima prudenza, in attesa di far luce sulla questione dell’account Facebook di De Donno chiuso.

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