Editoriale

Sapete chi sono le principali vittime dell’escalation novax? I novax stessi

Le principali vittime dell’escalation novax sono i novax stessi. Pare un paradosso dirlo, ma è esattamente così.

I recenti atti di violenza cui abbiamo assistito, dalle minacce ed attentati all’incolumità fisica di medici e giornalisti fino alla distruzione del gazebo del Movimento 5 Stelle azionista di maggioranza non hanno portato solo un cospicuo numero di indagati per reati che vanno dalla violenza alla minaccia, ma sono anche un pesante ostacolo alla presentabilità delle loro stesse istanze.

Il novax e quel concetto di “non belligerante” già preesistente prima del COVID19

Guardiamoci in faccia: i novax non li ha inventati il COVID19.

Il COVID19 ha solo esasperato una situazione già pre-esistente. Situazione nella quale nella “cassettina degli attrezzi” del novax militante era previsto il concetto di “non belligerante”.

Ne parlammo l’ormai lontano 25 Aprile del 2020, quando la frase “Non belligerante” appariva in alcuni “consigli alle mamme per evitare le vaccinazioni”, con riferimento alle vaccinazioni pediatriche di cui alla Legge Lorenzin.

Il consiglio era, sostanzialmente, subissare il medico curante dell’equivalente pseudolegalese del Sealioning, impilando domande su domande e richieste di adempimenti non necessari fino al trolling fisico per costringere fisicamente il medico a ricusare la tutela del pargolo.

Il senso è sempre questo: nessuno che aspiri a dialogare con qualcun altro vuole farsi dichiarare “belligerante”.

Nessuno vorrebbe farsi riprendere dalle telecamere mentre colpisce ripetutamente al volto un interlocutore.

Nessuno vorrebbe farsi riprendere mentre spacca dei gazebo, cantilena slogan o urla ad un passante di volergli tagliare la gola.

Facendolo, annienta la sua credibilità passando automaticamente dalla parte del torto, qualsiasi cosa potrà dire o fare dopo.

Sapete chi sono le principali vittime dell’escalation novax? I novax stessi

Chiunque di voi gestisce pagine di divulgazione avrà notato che dai quei tempi il mantra del “Non belligerante” ha continuato ad esistere.

Capita in ogni sezione commenti, il commento che inizia con “Non sono proprio novax ma…”

Seguito da argomenti pienamente novax, riassumibili in storie tristi di famigliole “discriminate” perché avrebbero deciso di andare al ristorante a comprare i dolcetti ai piccoli figli ma siccome rifiutano di vaccinarsi non si possono sedere e i figli piangono, persone che si lamentano di voler parlare dei loro argomenti ma non trovare uditorio.

Ma anche nel caso l’intento di dialogo ci fosse (e non neghiamo affatto che potrebbe esserci) da oggi sarà tutto più difficile. Un percorso in salita.

Uno dei reati più gravi puniti dalla Convenzione di Ginevra è il “Reato di Slealtà”.

Il reato di Slealtà è quello che avrete visto in migliaia di film e serie di azione: un individuo o un esercito si accosta all’esercito rivale proclamando di “non essere belligerante”.

Ondeggiano le loro bandiere bianche, indossano stemmi della Croce Rossa o altri soccorritori, avanzano con le mani in alto e sventolando bandiera bianca e dicono di voler parlare oppure di voler essere soccorsi.

Nel momento in cui l’avversario abbassa la guardia, gettata la bandiera bianca questi aggrediscono l’esercito nemico e ne fanno scempio.

Il Reato di Slealtà è uno dei più gravi puniti nella Convenzione di Ginevra perché ove così non fosse, sarebbe impossibile distinguere il ferito, l’ambasciatore o il soggetto in stato di resa da un ingannatore.

Ove il Reato di Slealtà si diffondesse la bandiera bianca perderebbe alcun significato perché semplicemente l’esercito vittorioso provvederebbe a non fare prigionieri ed eseguire sommariamente tutti coloro che dichiarano la resa, sapendo che potrebbe essere tattica.

Tornando al caso di specie, non vi è dubbio che se un novax si accostasse a qualcuno per parlare delle sue ragioni, sarebbe logico e sensato ascoltarlo.

Ma dopo il brutale pestaggio di un giornalista preso a pugni e ripreso col cellulare, sinceramente, quanti di voi, specialmente se giornalisti, accetterebbero un confronto sapendo che potrebbe finire con il vostro pestaggio ripreso per il sollazzo di un gruppo Telegram?

E se foste giornalisti, a questo punto vi si potrebbe biasimare per non accettare confronti?

E non accettando confronti, se i novax  si sentissero tagliati fuori dall’informazione, di chi sarebbe la colpa?

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