Salvini in TV con felpa della Polizia, ma oltre 450 aspiranti agenti si scagliano contro di lui

Salvini e la Polizia. Un legame forte, quello ostentato spesso e volentieri dall’ex Ministro dell’Interno sia durante i comizi, sia in occasione delle sue apparizioni in TV. Eppure, c’è una tegola che colpisce il numero uno della Lega, come del resto vi avevamo anticipato poche settimane fa con il primo contributo in merito. Oggi 15 ottobre, infatti, si torna a parlare con insistenza di oltre 450 aspiranti agenti di Polizia che, secondo le regole fissate al momento della loro partecipazione ad un concorso nel 2017, in questa fase avrebbero tutti i presupposti per ottenere il posto di lavoro tanto desiderato negli ultimi anni.

Salvini accusato di tradimento da aspiranti agenti di Polizia: perché?

Per quale motivo quasi 500 aspiranti agenti di Polizia accusano Salvini? La questione è complessa, ma lo studio di Repubblica aiuta a vederci chiaro sulla vicenda. Quando questi ragazzi hanno partecipato al Concorso per entrare in Polizia c’erano determinati requisiti affinché la domanda potesse essere accettata. Al di là dei punteggi ottenuti nel corso delle prove. In tanti, adesso, potrebbero rientrare in questo discorso, ma alcuni paletti sono cambiati e buona parte di queste nuove politiche a loro dire sono state dettate da Salvini.

Già, quel Salvini che anche ieri sera è apparso in TV con una felpa della Polizia (penitenziaria) e che per i motivi appena esposti viene visto come un vero e proprio traditore. Nello specifico, si parla di un emendamento approvato a gennaio 2019 da Lega e Movimento 5 Stelle che escludeva tutti gli over 26, per raggiunti limiti di età. Una beffa per tanti tanti ragazzi, nonostante i punteggi elevati ottenuti durante le suddette prove.

In attesa di eventuali prese di posizione da parte di Salvini su questa storia, oltre a rimandarvi all’approfondimento di Repubblica, portiamo alla vostra attenzione il video integrale riguardante le interviste rilasciate dagli aspiranti agenti di Polizia. Poco più di quattro minuti in cui emerge tutta la loro delusione.