Bufala

Questa “foto di immigrati che vogliono bere il nostro sangue” è un prodotto dell’AI

Ci segnalano i nostri contatti un post X con una immagine, apparsa anche sul portale VoxNews, contenente una “foto di immigrati che vogliono bere il nostro sangue”

Ad una analisi approfondita la foto risulta essere il prodotto dell’intelligenza artificiale.

Questa “foto di immigrati che vogliono bere il nostro sangue” è un prodotto dell’AI

La foto viene descritta come provenire dal corteo per la morte di Moussa Diarra, manifestazione descritta come pacifica dagli organizzatori e come latrice di cori violenti da una parte della politica (negati dagli amministratori della manifestazione).

Questa “foto di immigrati che vogliono bere il nostro sangue” è un prodotto dell’AI

Si riporta un coro in cui si definiscono assassini i poliziotti, ma a parte questo in tutto il girato prodotto non si trova quell’immagine.

Perché non può essere trovata: l’immagine è un prodotto dell’intelligenza artificiale.

I tratti salienti ci sono tutti: la pelle dei personaggi sembra di un colore e della consistenza della plastica, il personaggio con lo sgrammaticato e violento cartello ha delle mani deformi e la mano sinistra è priva di pollice eppure regge in qualche modo l’intero manifesto con un singolo “tentacolo” al posto del dito indice, e nella foto appaiono diversi personaggi privi di occhi, con le orbite oculari grottescamente vuote.

Ma se non vi fidate della vostra percezione sensibile, potete usare il resoconto del programma “SightEngine”, che riporta la foto come un prodotto dell’AI

Il resoconto dell’AI

Per la precisione, indicando come origine Flux, il sistema di generazione immagini integrato a sua volta nel Grok dell’X di Elon Musk, e al centro di diverse polemiche a causa dell’assenza di alcuna moderazione nella creazione e fruizione di contenuti.

Grok e Flux sono sostanzialmente al centro di bufale come l’inondazione “slop” di foto create con AI di Trump che protegge cani e gatti dall’essere divorati dagli immigrati di Haiti e sono parte integrante dell’enorme problema di X col trolling.

Come in questo caso, dove un contenuto creato a basso costo su X è stato diffuso falsamente come reale.

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