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Teniamo presente che, visti gli articoli di Aduc e le informazioni fornite da Federconsumatori FVG e dai legali croati, non si tratta di una vera e propria truffa. Si parla di errori di trascrizione e dati errati commessi in Croazia che hanno portato ad un numero di persone coinvolte ingiustamente, come ammesso dagli stessi legali croati. Questi ultimi, nella risposta all’articolo de Il Giornale, spiegano cosa bisogna fare in caso di errata ricezione:
Ovviamente, prevedendo che all’invio di migliaia di Decreti di Esecuzione in tutta Europa potesse esserci una fisiologica quantità’ di errori/problematiche (soprattutto per gli inadempimenti più risalenti) abbiamo messo a disposizione e segnalato nel plico inviato ai debitori un indirizzo mail ed un n. di telefono al quale poter spiegare (ad una nostra dipendente che parla in lingua italiana) la problematica e, previa verifica sui dati originali degli accertamenti effettuati dalle società nostre mandanti, provvedere all’immediato annullamento del decreto da parte nostra.
Il nostro suggerimento è quello di avviare questo primo contatto, contattando via email o via telefono i legali croati (in lingua italiana). In caso contrario contattate le due associazioni (Aduc o Federconsumatori) per capire come muoversi.
La pagina Facebook della Polizia Postale, “Una vita da social”, ha pubblicato questo post nella giornata del 5 gennaio 2016:
Ulteriori info sulle raccomandate provenienti dalla Croazia.
A seguito di segnalazioni di diversi cittadini, che tra l’altro non erano stati in CROAZIA, i colleghi della Polizia Stradale di Trieste, con l’ausilio del consolato Italiano, hanno ACCERTATO che una società privata che gestisce parcheggi a pagamento, per riscuotere I mancati pagamenti si e’ rivolta ad un Avvocato e ad un Notaio croato, che a sua volta ha aperto con C/C in Italia e che ha inviato ATTI ingiuntivi evidentemente anche a chi non aveva mai parcheggiato nelle zone di Pola (semplice errore ?)
Si tratta di una procedura che rientra nella legalità delle norme civilistiche croate ma sarebbe una procedura illegittima stando alla legislatura comunitaria.
Il consiglio per chi abbia ricevuto la lettera e NON si trovava in CROAZIA, e’ quello di fare opposizione al decreto entro il termine di 8 gg inviando una lettera al Notaio che ha emesso il Decreto di esecuzione. L’opposizione può essere scritta anche in lingua italiana e deve contenere una sintetica descrizione dei motivi per cui la si presenta specificando anche che il veicolo non è mai stato in territorio Croato.; tenete presente che comunque potrebbe essere un Giudice Croato a pronunciarsi sul ricorso.
Partendo da qui, e forse dalla risonanza che la vicenda ha avuto sui media della zona di Trieste, qualcuno ha pensato bene di replicare parlando di eccesso di velocita’ , e mettendo in piedi la Truffa di cui vi abbiamo parlato Ieri.
Anche per la semplice multa del mancato pagamento del parcheggio sono state presentate tantissime denunce a diversi uffici di polizia.
#Stayconnected per aggiornamenti e info.
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