PRECISAZIONI Aretha Franklin lavorava per Donald Trump

Aretha Franklin è morta pochi giorni fa ma, subito dopo la sua dipartita, il caso è diventato politico. Il motivo è da ricercarsi in una dichiarazione del presidente Trump che avrebbe detto: “Ha lavorato per me in numerose occasioni”.

Da un certo punto di vista è vero. Infatti, durante la sua lunga carriera, Aretha Franklin si è esibita nei locali di Trump come il Trump Castle, il Trump Taj Mahal Casino e il Trump International Hotel and Tower.

Da qui, però, è nato un fraintendimento. Esibirsi in un locale come artista non significa essere dipendente di quel locale. Aretha Franklin non è mai stata una “dipendente” di Donald Trump. Almeno, non più di Frank Sinatra, Liza Minnelli, Michael Jackson, o qualcuno dei tanti altri intrattenitori che si sono esibiti nelle proprietà di Trump nel corso degli anni.

Il fraintendimento

The “Queen of Soul”, Aretha Franklin, è scomparsa il 18 agosto 2018. Oltre al cordoglio dei colleghi e delle star dello spettacolo, sono arrivati i messaggi degli ex presidenti degli Stati Uniti Bill Clinton e Barack Obama.

Anche il presidente Trump ha reso omaggio alla Franklin in una breve dichiarazione, che ha letto all’inizio di una riunione di gabinetto programmata.

 


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Il messaggio di Trump ha generato più polemiche di quanto ci si aspetterebbe da una dichiarazione presidenziale di routine. Le prove che sosterrebbero una loro amicizia sono e restano scarse, come riporta anche Snopes. Ci sono, però, delle fotografie apparse sui giornali che mostrano Trump e Franklin insieme negli anni ’90, in occasione di alcuni eventi pubblici.

Si dice, ancora, che la Franklin si fosse rifiutata di esibirsi durante l’inaugurazione presidenziale di Donald Trump.

Per questo, la dichiarazione di Trump ha fatto molto clamore. Ma cosa intendeva Trump per quel “Ha lavorato per me in più occasioni”?

Le esibizioni della Franklin nei locali di Trump

Gli archivi dimostrano che la Franklin si è esibita in alcuni locali di proprietà di Trump ad Atlantic City negli anni ’80 e ’90. Ad esempio, nel dicembre 1988, ha suonato per tre giorni al Trump Castle (ora Golden Nugget). È stata protagonista alla Trump Plaza Hotel Convention Hall (ora chiusa) nel marzo 1994. Qui si è esibita ancora due decenni dopo, nell’ottobre 2012, con un sold-out al Trump Taj Mahal Casino Resort (ora l’Hard Rock Hotel and Casino).

La Franklin era presente anche all’apertura del Trump International Hotel and Tower a New York nel giugno del 1997. Secondo il New York Times, la Franklin tenne un concerto privato per l’occasione al Mitzi Newhouse Theatre nel Lincoln Center. Di questo evento ci sono alcune fotografie.

Probabilmente Donald Trump intendeva dire che aveva lavorato per lui come decine di artisti famosi hanno suonato negli alberghi e nei casinò del presidente.

Chiaramente, l’esibizione di un artista, è ben diversa dal lavoro dipendente.

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