Continua a girare la bufala, nata dalla pessima interpretazione di un’intervista, in merito alla pasta Divella bloccata in Russia. Un virgolettato decontestualizzato che, a conti fatti, sarebbe apparentemente la prova che il prodotto non sia realizzato con grano italiano. Contrariamente a quanto affermato dall’azienda. Una precisazione che va ad approfondire il discorso è necessaria, un po’ come avvenuto dopo alcune dichiarazioni di personaggi del calibro di Povia e Red Ronnie dopo il servizio di Zona Bianca da noi trattato.
Per quale motivo si è creato un caso attorno alla pasta Divella e alla produzione con grano italiano? Tutto nasce da un’intervista rilasciata inizialmente da Vincenzo Divella, il quale si era lamentato della guerra tra Ucraina e Russia, con relativi rallentamenti per le importazioni. A gettare acqua sul fuoco e a chiarire il tutto ci ha pensato Domenico Divella, componente del gruppo di Rutigliano:
“La pasta nel post appartiene alla linea Integrale che è a tutti gli effetti prodotta nella nostra azienda con semola di grano duro 100% italiano. L’articolo a destra si riferisce invece all’importazione dall’est, oggi martoriato dalla guerra, di grano tenero per la produzione di farine per panificazione e pasticceria essendo l’Italia per la maggior parte produttrice di grano duro”.
Va detto che Domenico Divella, nel tentativo di smentire la bufala relativa alla pasta Divella che non sarebbe prodotta con grano italiano, dopo l’ammissione implicita giunta con la prima intervista del patron, ha iniziato a rispondere a tutti sul suo profilo Facebook. Alcuni feedback, come quello che segue, provano infatti a contestualizzare meglio il tutto:
“L’acquisto di grano è l’aspetto più delicato di un pastificio. Per ottenere una buona pasta, è necessario un valore proteico molto elevato. Non tutte le campagne granarie garantiscono per ovvi motivi ogni anno la stessa qualità di grano. Ogni anno ricerchiamo in Italia, Europa e nel mondo le qualità di grano ad elevato contenuto proteico che rispettino i parametri delle leggi a tutela dei consumatori. La situazione fra Ucraina e Russia, sono d’accordo con lei, ha messo in luce la vulnerabilità del nostro paese. Oltre al grano , pensiamo al gas e a tutte le materie prime che non consegnate stanno mettendo in seria difficoltà le aziende italiane. Le basti pensare che la guerra fra Ucraina e Russia ha bloccato l’importazione di semi di girasole indispensabile per i prodotti da forno. Speriamo per tutti che si giunga ad un accordo internazionale che ponga fine a questa situazione difficile“.
Staremo a vedere se questi approfondimenti aiuteranno l’azienda ad archiviare una volta per tutte le voci relative al caso della pasta Divella, a detta di alcuni utenti non realizzata con grano italiano al 100%. Nel frattempo, lo stesso Domenico Divella ha confermato che siano partite azioni legali contro chi sta diffamando la brand reputation.
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