Pagamento integrazione del ticket parcheggio auto: come fare, perché conviene

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
Pagamento integrazione del ticket parcheggio auto: come fare, perché conviene Bufale.net

Ci viene segnalata un’eccellente guida sull’integrazione del ticket parcheggio auto: non abbiamo niente da eccepire, se non ce la segnalate un po’ tardi, Genova Parcheggi ci aveva già parlato della possibilità nel 2021, descrivendo la stessa tipologia di parcometro.

Ma partiamo dalle basi, ovvero dall’infrazione di cui trattasi. La più tipica, la più italiana in un certo senso tra le violazioni urbane. Il parcheggio oltre tempo indicato: arrivi lì, fai il tuo bravo bigliettino, decidi che l’euro o due per quell’oretta extra in fondo non ti serve, arriverai in tempo e non vuoi “arricchire il comune” e all’improvviso l’imprevisto.

Pagamento integrazione del ticket parcheggio auto: come fare, perché conviene

Pagamento integrazione del ticket parcheggio auto: come fare, perché conviene

La coda in banca si rivela più lunga del previsto, non ritrovi il parcheggio per tempo, hai sforato e l’ausiliario ha già “staccato il biglietto”. E allora che si fa?

Pagamento integrazione del ticket parcheggio auto: come fare, perché conviene

Innanzitutto ci si ricorda che l’arrivo in ritardo non consta di mancato pagamento, quindi violazione dell’art. 157 CdS sulla sosta dei veicoli, ma di pagamento incompleto.

Hai pagato parte della sosta, te ne manca un pezzetto.

Ora reggetevi forte, è un lungo viaggio: la disciplina del parcheggio nei centri abitati è di pertinenza del Comune, cfr. lettere e) ed f) c.1 art. 7 CdS.

Quindi perché vi sia sanzione, deve esservi regolamento, e il regolamento comunale deve quindi prevedere tale regolamento. Regolamento che in base a quanto ci ricorda la Nota 22353/2015 del Min. Infrastrutture e Trasporti non crea una violazione codicistica, ma una inadempienza contrattuale.

Ti sei impegnato a pagare per tot ore, ci sei rimasto di più, la “sanzione” non è una violazione di obblighi, da cui usiamo sanzione tra virgolette, ma una inadempienza contrattuale che dà “diritto agli esattori del Comune di esigere la differenza, scusate il calembour”.

Di contro, solo un anno dopo, la Corte di Cassazione con Sentenza n. 16258/2016, ha stabilito che sostare nei paarcheggi con le strisce blu con il ticket scaduto comporta la sanzione di cui all’art.7, c.15 C.d.S., alla stessa stregua di quanto avviene quando l’automobilista non si munisce affatto di biglietto.

Una situazione giuridicamente complicata, per la quale vi rimandiamo a studi tecnici: vi ricordiamo che già da diversi anni però amministrazioni virtuose hanno introdotto parcometri col ravvedimento: come nei video che ci segnalate, raccogliete il bigliettino con la sanzione, inserite il codice e se non sono passate le due ore regolamentari, pagate la differenza e andate via tagliando la testa al toro giudiziario.

Niente multe, niente sanzioni, siete a posto con un piccolo aiuto di una tecnologia non modernissima ma quasi.

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