Nell’aula di corte d’Assise a Frosinone hanno testimoniato i fratelli Bianchi, accusati dell’omicidio del giovane Willy Monteiro Duarte. Entrambi hanno evidenziato la loro innocenza nei confronti di tale omicidio, scaricando tutta la colpa sul loro amico Francesco Belleggia che si ritrova invece agli arresti domiciliari. Marco Bianchi, il primo dei due fratelli a parlare, racconta di aver colpito Willy, ma con un calcio laterale, sul fianco sinistro e non al petto. Lo ha spinto, ma non è stato lui ad ucciderlo.
Un altro capitolo da aggiungere alla vicenda dei fratelli Bianchi, dopo quello della scorsa settimana. Marco ha evidenziato che se avesse colpito in maniera grave un ragazzo si sarebbe poi fermato a soccorrerlo, perché lui non è assolutamente un mostro. La testimonianza di Gabriele Bianchi è stata più aggressiva, ha parlato di odio mediatico nei loro confronti, ma la verità è un’altra.
Gabriele ha in realtà colpito Samuele Cenciarelli, amico di Willy, e lo ha fatto con un calcio al petto e di questo suo atto si vergogna tantissimo, tant’è che poi ha chiesto scusa al ragazzo ed alla sua famiglia. Dopo queste parole però Gabriele Bianchi inizia ad accusare l’amico Francesco Belleggia. Sarebbe stato infatti lui, a detta dell’imputato, ad aver inferito sul corpo di Willy quando era a terra, dandogli un calcio al collo senza alcuna pietà.
Per questo Gabriele non capisce del perché Belleggia sia solo agli arresti domiciliari e lo invita a raccontare tutta la verità sull’intera vicenda. La deposizione di Belleggia invece è stata totalmente diversa: aveva dichiarato come fossero stati i fratelli Bianchi ad infierire pesantemente sul corpo di Willy, uccidendolo. Parole che hanno creato un grande dolore alla mamma di Willy, presente in aula insieme all’altra figlia e per sei ore ha ascoltato queste testimonianze dove però non è mai emerso un pentimento, nessuno ha chiesto perdono.
C’è stata solo indifferenza e questo ha inevitabilmente creato ancor più dolore nella mamma di Willy che non chiede assolutamente perdono per sé stessa o per la sua famiglia, ma vuole che gli aggressori di quella tremenda notte possano chiedere perdono a loro stessi. Vedremo come finirà per i fratelli Bianchi
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