“Mia cugina che lavora in ambulatorio” è l’ultima incarnazione del personaggio descritto da Elio e le Storie Tese come “Mio cuggino”. Con due gg, per enfasi.
“Mio cuggino” è l’Alfa e l’Omega della genesi delle leggende metropolitane, antenate delle fake news. Tutti coloro che nella storia hanno dovuto o voluto raccontare storie improbabili che non potevano intestarsi per paura di provarle hanno dovuto inventare un “cuggino”.
Parafrasando il brano di EElSt, il “cugino che si è tolto il casco e si è aperta la testa”, il cugino che è andato in discoteca e si è svegliato in un fosso tutto bagnato senza un rene, il cugino che ha trovato un improbabile cane che invece era un topo gigante… o i ragazzini hanno il “Cugino più grande che mi protegge”.
La fake news di “Mia cugina che lavora in ambulatorio mi ha detto…” rientra nella seconda categoria.
Tutti i ragazzini hanno un “cugino importante” che fa cose mirabolanti. “È grande e grosso ed ha già il motorino e la fidanzata con cui pomicia come i grandi”, “Ha la Playstation (inserire numero della generazione in corso, aggiunto uno), prototipo Americano Giapponese ma non può farvela vedere sennò i ninja della SONY ci uccidono tutti”, “Se i bulli mi toccano chiama i Ninja della SONY con cui lavora e uccidono il bullo..”
Cugino che ti assolve dall’onere della prova: non è che stai mentendo, che il cugino grande non può esibire prove a causa dei ninja, ma se crederai in lui sarai protetto.
Ora, questa ipotetica cugina, se i dati fossero reali (e abbiamo buone ragioni per ritenere che sia una fake news, ed è un eufemismo) sarebbe un’infermiera, giusto?
Ma se fosse un’infermiera saprebbe che la sua categoria professionale le impedisce deontologicamente e sotto pena di sanzioni di essere il “mio cuggino” di qualcun altro.
Ovvero non si parla di censura, ma
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri richiede che tutti gli iscritti indichino la propria qualifica, l’Ordine di appartenenza e il numero di iscrizione contestualmente alla pubblicazione sui social di contenuti incentrati sull’informazione sanitaria
La presunta “Cugina infermiera” non avrebbe potuto qualificarsi come “Cugina di qualcuno”, ma coi dati indicati e richiesti da FNOMCeO.
Dati che però, attenzione, non sono un segreto di stato, dato che FNOMCeO stessa ne ha parlato.
FNOMCeO ha un servizio, “Dottore è vero che?” gestito da professionisti e suoi iscritti che gestiscono la comunicazione secondo i canoni istituzionali.
E sul tema delle miocarditi ha già dedicato un intero capitolo.
Capitolo che esclude l’epidemia di malattie cardiache descritta nell’immagine.
Vi consigliamo la lettura approfondita del loro articolo linkato, del quale riporteremo la conclusione.
Sebbene le varie segnalazioni facciano pensare a un possibile rapporto di causa-effetto tra la somministrazione dei vaccini contro Covid-19 a mRNA e miocardite, al momento non è possibile arrivare a conclusioni certe. Come abbiamo visto, infatti, tutte le casistiche pubblicate su riviste scientifiche fanno riferimento a un numero molto ridotto di pazienti, mentre i dati provenienti dai rapporti istituzionali sono ancora oggetto di discussione. Alla luce della probabilità – comunque molto bassa – che un giovane sviluppi una miocardite dopo la somministrazione di un vaccino a mRNA, le istituzioni nazionali e internazionali concordano nel ritenere che il rapporto tra rischi e benefici continui a essere favorevole in tutte le classi di età per cui questi vaccini sono approvati.
Come vedete siamo sempre nel tema del complottismo.
Vieppiù che un tale sovraccarico dell’attività ospedaliera sarebbe stato impossibile da nascondere “per decreto o circolare”.
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