Mi serve davvero una scorta armata in Pakistan?

Ci segnalano i nostri contatti un video relativo alla scorta armata per turisti in Pakistan. Vero sì, ma non per tutte le zone.
Una volta ottenuto il visto turistico (siamo fuori dall’area Shengen, e di molto: conviene rivolgersi ad un’agenzia di viaggio per farsi consigliare sul disbrigo pratiche) e arrivati nel paese, potrete vivere la vostra ordinaria vita da turista, ricordando però alcune avvertenze.
Mi serve davvero una scorta armata in Pakistan?
Ad esempio trovare Wifi pubblici e servizi di roaming in Pakistan è difficile: all’arrivo conviene sempre procurarsi una SIM locale (tanto molti cellulari hanno il supporto per la doppia SIM, altrimenti comunque chi vi chiamerebbe in vacanza lì?) per avere un mezzo per chiamare tassì e noli con conducente.
Converrà avere fotocopie del proprio passaporto pronte per essere consegnate alle autorità su richiesta e non spaventarsi in caso di scorta armata.

Mi serve davvero una scorta armata in Pakistan?
Stante la non facile situazione geopolitica Pakistana, il turista sarà sempre assistitito dalla polizia locale, che solitamente non si noterà e potrà essere chiamata nel momento del bisogno.
Ma in determinate aree, come Swat, la Valle del Kalash e la suggestiva area escursionistica di Fairy Meadows sul Nanga Parbat, ma anche nei dintorni di Multan potrebbe capitare che la polizia locale esiga di inviare alle comitive di turisti una scorta armata.
Niente di che: non ci saranno costi a carico dei turisti e i resoconti parlano di poliziotti affabili e pronti ad aggiungere una visita alla stazione di polizia (naturalmente amichevole) all’itinerario per addolcire la necessaria pillola.
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