“Le si è gonfiato un occhio”: la narrazione alle spalle dell’ultima creazione WhatsApp di stampo novax si tinge di splatter.
Abbiamo già visto il presunto video di una donna “morta istantaneamente a causa del vaccino” rivelatosi una bufala. Ma i condivisori seriali di quelle informazioni non verificate che amiamo chiamare “fake news” tornano sempre sul luogo del misfatto.
Ancora da Cagliari appare una fake news.
Fake news a metà tra la leggenda metropolitana e lo slasher movie, l’horror splatter vintage.
La narrazione dell’audio, che la stampa locale depura dei soli elementi di riconoscibilità (che come vedremo potranno costare caro ai diffusori) è assai semplice.
L’ennesima voce narrante che si unisce al coro di voci femminili rassicuranti, con un pacato vernacolo locale che suggerisce familiarità e comunanza con l’ascoltatore e il tono dimesso racconta lo splatter.
Una quattordicenne non meglio precisata (in quanto dimostratasi del tutto inesistente), compagna di classe di un amichetto della narratrice identificato per mezzo del solo nome sarebbe anche lei morta “istantaneamente”, anzi “come ha fatto il vaccino” (sic!)
L’ennesimo caso di misteriosa trombosi ultrarapida che avviene col solo contatto con la siringa anticipavamo si tinge di splatter: alla vittima si sarebbe “gonfiato un occhio” e sarebbe morta così, come il personaggio di un film di Cronenberg.
Nel finale la voce narrante passa da un tono dolce e rassicurante ad un ringhio rabbioso e feroce: con rabbia e stizza si scaglia contro il “ca**o di vaccino” promettendo che tre medici e diversi infermieri sono stati denunciati.
E probabilmente condannati mediante il “processo per direttissima” descritto dal compianto Mosca, mentre la voce incalza e incita a farsi forza e fare casino.
In realtà, come riporta la stampa locale che ha provveduto immediatamente a contattare la struttura, anche in questo caso non si registrano morti da vaccino.
Non si registrano neppure denunce a medici e infermieri, ma la struttura sta valutando di procedere a denuncia contro ignoti per identificare la voce narrante della bufala e ottenere la sua condanna.
Non è la prima volta che bufale del genere colpiscono la campagna vaccinale in corso: abbiamo già esaminato la bufala della donna morta “istantaneamente dopo il vaccino” (in realtà una lungodegente morta per conseguenze della malattia…) e proprio in questi giorni la stessa testata riporta un altro caso di invenzione che colpisce gli Open Day per i giovani.
Dimostrando un costante modus operandi novax: mentire, nel modo più splatter e spaventoso possibile, per suscitare paura e incitare violenza.
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