Sulle prime pagine di Libero abbiamo già diversi articoli in archivio (tra pubblicazioni vere e false attribuzioni create da utenti e pagine Facebook), e questa mattina i nostri lettori ci sottopongono un nuovo caso che interessa il premier Giuseppe Conte e lo stato di cose attuale del Governo. In particolare, i nostri lettori ci sottopongono un post pubblicato il 5 giugno sulla pagina Facebook Moviradio:
Il governo ha le ore contate
Conte: «Non tiro a campare»
E allora tirerà le cuoia
A queste parole gli amministratori di Moviradio commentano:
Questa non è libertà di stampa…
Se nessuna delle leggi italiane o europee riesce a fermare questa depravazione, sono leggi inutili.
La notizia è vera: Libero Quotidiano ha realmente pubblicato questo titolo nella prima pagina del 5 giugno e troviamo riscontro sulla pagina Facebook ufficiale della testata:
Le prime pagine di Libero Quotidiano non sono nuove alle richieste di fact-checking. Un ultimo episodio risale al 6 maggio 2019, quando i titolisti si pronunciarono sul riscaldamento globale affermando che non esistesse in quanto su tutta Italia faceva freddo. Ancora, il 18 aprile 2019 i titolisti si scagliarono contro l’attivista Greta Thunberg con queste parole: «La rompiballe va dal Papa».
Il 22 dicembre 2018 in riferimento al suicidio di Giuseppina Orlando, gettatasi nel Tevere la mattina precedente, Libero Quotidiano titolava: «Mamma poco affettuosa si uccide con due bimbe». Il 31 gennaio 2018 Libero pubblicava il sondaggio: «“Papà, vendo la mia verginità”. Voi che cosa le dite?», ma in almeno tre occasioni si trattava di una bufala.
Il 23 agosto 2017, per esempio, smentivamo l’esistenza del sondaggio che poneva i lettori di fronte alla scelta di una morte per attentato terroristico o a seguito di un terremoto; il 21 febbraio 2017 smentivamo il sondaggio sulla scelta tra figli gay e figli drogati e l’1 dicembre 2016, infine, smentivamo un sondaggio su una possibile notte di fuoco con Bebe Vio.
Oggi, tuttavia, ci ritroviamo a confermare il titolo di Libero Quotidiano del 5 giugno. All’affermazione attribuita al premier Giuseppe Conte in merito alle sorti del Governo, i titolisti aggiungono: «E allora tirerà le cuoia».
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