La millenaria storia del gelato

di Shadow Ranger |

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Si avvicina l’estate, ed è tempo di gelati, quindi si può parlare della complessa storia del gelato. Storia molto ramificata: è possibile che per convergenze evolutive il gelato non abbia un padre, ma mille padri e madri, ma è possibile fare un po’ di ordine su quello che sappiamo.

La millenaria storia del gelato

La millenaria storia del gelato

La prima menzione storica di qualcosa di simile al gelato, anzi, l’anello di congiunzione tra granita e gelato, appare nella Persia del 400 prima di Cristo circa, quindi in territorio attualmente iraniano, col nome di falludah

La millenaria storia del gelato

Nel 400 a.C. gli antichi persiani avevano sviluppato gli Yakhchal, una sorta di “case del ghiaccio”, edifici termicamente isolati dove conservare a lungo grandi quantità di ghiaccio per uso alimentare, “pozzi del ghiaccio” da cui è derivata una delle parole usate per i moderni frigoriferi (che però usano l’elettricità per regolare la temperatura e non mezzi fisici per conservare la temperatura presente all’interno).

Versione moderna del Falludah

Versione moderna del Falludah

Sostanzialmente, grazie agli yakhchal era possibile congelare l’acqua nelle notti fredde e fare in modo che non si sciogliesse sotto il caldo martellante dei deserti mediorientali, per poi usarla per scopi alimentari o medici.

Tra gli scopi alimentari c’era il falludah: una sorta di granita imbevuta di succhi di frutta e resa “croccantina” con qualcosa affine ai nostri noodles o vermicelli sparsi in superfice.

Con la dominazione araba i pezzetti e i succhi di frutta furono sostituiti da sciroppi.

Sorbetto, fonte Wikimedia Commons

Sorbetto, fonte Wikimedia Commons

Con la diffusione della nuova formulazione, chiamata sorbetto in tutti i paesi toccati dalla dominazione e dall’esplorazione araba, ci fu anche in Occidente la gara ad attribuirsi la falsa paternità del sorbetto, che venne attribuito agli imperatori romani, a Caterina De Medici ed a Marco Polo.

Se è vero che in Cina per evoluzione parallela il poeta Yang Wanli, nato nel 1127 d.C., aveva già dedicato una poesiola alla crema di latte congelata (che sarebbe poi diventata parte del moderno gelato), in realtà gli antichi greci e romani erano convinti che ingerire il ghiaccio tritato fosse causa di disturbi intestinali e feroci diarree, probabilmente perché a quei tempi il modo più efficace per procurarselo era raccogliere la neve calpestata e contaminata da persone, animali e le loro deiezioni.

Comunque sia andata, nel Rinascimento Europeo il sorbetto fu arricchito, non è del tutto chiaro se per esperimenti culinari in loco o veramente ispirati dai viaggiatori in Oriente come Marco Polo che avevano avuto modo di leggere i poemi sulla crema ghiacciata, con elementi come latte e uova.

Era così nato il gelato così come lo intendiamo, passando attraverso diverse civiltà.

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