Intel ARC A770 potrebbe essere il nome più fortunato e insieme più sfortunato della storia del mercato. Ci sono stati in passato molti casi di nomi sciagurati, di cui almeno uno legato al campo dell’informatica.
Corre ad esempio alla mente il caso di un gruppo di programmatori Svedesi che per un periodo di tempo non nullo decisero di vendere l’app che sarebbe diventata “Kanakku” col nome di “Inkulator”.
Windows 8 è stato il predecessore dell’attuale 11, primo sistema operativo basato sulle “tiles” e su una grafica in grado di funzionare allo stesso modo su tablet, cellulari evoluti, dispositivi touch e PC convenzionali. L’idea degli svedesi fu quindi creare una “Ink calculator”, “Calcolatrice a inchiostro” che potesse riconoscere il testo scritto con un pennino o col mouse.
Ignorando che Inkulator in Italiano significa altro, costringendo ad un cambio di nome che nelle release successive ha portato l’app a diventare “Kanakku” (matematica in lingua Tamil).
Il Mitsubishi Pajero in Spagna viene venduto col nome commerciale di “Montero”, in quanto Pajero è un insulto usato contro gli omosessuali.
Ai tempi dell’informatica vintage il VIC-20 Commodore era noto in tutto il mondo occidentale tranne la Germania come VIC-20 e come VC-20 in Germania.
In Germania la parola “Vic” suonava come termini usati per descrivere il pene e la masturbazione, nel resto del mondo l’abbreviazione VC evocava il “Water Closet”, la ritirata o gabinetto e non il “Wolks-Computer” (computer per il popolo).
Credevamo ingenuamente fossimo diventati più saggi: non è accaduto così.
Entra ora in scena l’Arc A770, scheda video nata per sfidare le blasonate GeForce, prendere la rincorsa della fame di GPU nata dai primi timidi (ma ancora non conclusivi, anzi) segnali di uscita dalla crisi dei semiconduttori e da iniziative come il “Merge di Ethereum” che hanno ridotto la fame di GPU dei “miner”, i cacciatori di valuta digitale.
Una GPU di tutto rispetto, va detto, ancorché sembra dai primi rilievi pronta a rivelare il suo potenziale solo per un computer all’altezza con supporto a tecnologie come ReBAR e SAM.
Non insomma la “pallottola magica” come la SSD che buttata a forza in un semicatorcio ne “svolta” le prestazioni. Ciò non di meno, un bel pezzo di hardware con un nome assai sfortunato.
Infatti ogni “nerd” dell’informatica è cresciuto nel linguaggio c.d. l337.
Il “l337” è l’evoluzione del vecchio gioco con cui si scrivevano frasi usando una calcolatrice rovesciata, come “sei bello” con “0.7738135” e “hello” con “0.7734”. Un linguaggio composto usato numeri e lettere in modo che i numeri somiglianti alle lettere si leggano in modo simile.
Considerando quindi la 7 e la 0 come sostituti validi di 7 e 0, la GPU Intel si ritrova con un nuovo nome tutto in romanaccio
“Grazie Intel”, scrivono i fan Italiani.
“Grazie ARC A770”, aggiungono lodando la nuova GPU per un momento di ilarità
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