Il termine “boicottaggio” deriva dalla prima persona boicottata nella storia

di Shadow Ranger |

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Il termine “boicottaggio” deriva dalla prima persona boicottata nella storia Bufale.net

Il termine “boicottaggio” deriva dalla prima persona boicottata nella storia: in questo è differente dal termine legato ad un concetto simile, “ostracismo”. Se l’ostracismo deriva dall'”ostrakon”, i cocci usati come schede di voto per decidere quale persona allontanare ed ignorare, il termine boicottaggio deriva dal primo boicottato della storia moderna.

Si parla del Capitano Charles Cunningham Boycott, nato in Inghilterra come Charles Cunningham Boycatt nel 1832 e munito di un cognome più pronunciabile su richiesta dei genitori nove anni dopo.

I Boycatt/Boycott erano decisamente abituati a essere boicottati, ma proprio storicamente: discendevano infatti da certi Ugonotti fuggiti dalla Francia in quanto boicottati per motivi religiosi, ma fu proprio Charles a elevare la sua condizione a forma d’arte.

Il termine “boicottaggio” deriva dalla prima persona boicottata nella storia

Grazie all’aiuto economico paterno, Charles ottenne una carriera militare che lo portò in Irlanda, ma alla fine della stessa decise di restare come proprietario terriero per John Crichton, terzo conte di Erne, latifondista dell’Irlanda Occidentale.

Come proprietario terriero, Boycott aveva il compito di riscuotere gli affitti da fittavoli e mezzadri, dietro il compenso del 10% di quanto riusciva a intascare.

Illustrazione del Capitano Boycott

Illustrazione del Capitano Boycott

 

Ovviamente, anche in base a quanto ricostuito storicamente, questo rese l’ex capitano un implacabile esattore, rigido nell’esigere gli affitti (e quindi la sua quota), imporre sanzioni e rimuovere privilegi, ad esempio decidendo di impedire a mezzadri ritenuti indegni di raccogliere e usare legna da ardere.

Boycott incontra i boicottatori

Boycott si trovò quindi nel mezzo delle rivolte della Land League, sindacato/unione di mezzadri e fittavoli legati alla Irish Republican Brotherhood, indipendentisti e legati alla comunità agricola locale.

Il leader della Land League Michael Davitt era un indipendentista figlio di mezzadri scacciati dalle loro terre.

Charles Boycott aveva tutti i segnali tipici del nemico perfetto per la Land League: era un militare inglese pagato da un latifondista anche esso inglese per incassare in cambio di quote soldi dagli Irlandesi da rimandare in madrepatria.

Davitt entrò in contatto col politico nazionalista Charles Stewart Parnell, che aveva idee diverse sull’uso della violenza.

Disegno parodistico della Land League contro i proprietari terrieri

Disegno parodistico della Land League contro i proprietari terrieri

In un discorso del 1880 alla Land League di fatto propose di non uccidere i proprietari terrieri e i loro messi, ma renderli dei pariah sociali isolandoli come dei lebbrosi […] finché non comprendano quali gravi crimini hanno commesso.

Cosa che comprendeva evitarli per strada, in società, nelle loro attività commerciali ed evitando di servirli nelle proprie.

Boycott fu uno dei primi nella storia registrata (ancorché non mettiamo in dubbio prima qualcosa del genere sia accaduto, ma fuori dai libri di storia) ad essere sottoposto a tale dottrina.

A seguito di una grave carestia nel 1880 infatti a Boycott era stato richiesto di ridurre gli affitti del 25%: Boycott rispose di aver contattato Lord Erne, che Lord Erne aveva già accettato una riduzione del 10% e cominciò a sfrattare i mezzadri che avevano ritardato o omesso il pagamento chiedendo l’ulteriore riduzione.

Istantaneaneamente tutti i membri e simpatizzanti della Land League smisero di lavorare per Boycott, imponendo agli altri di seguirli.

Boycott semplicemente smise di pagare tutti, anche i crumiri che avrebbero continuato a lavorare per lui ma di fatto erano bloccati, ottenendo che tutte le attività commerciali del paese, compresi sarto e fabbro rifiutassero di accettare i suoi soldi.

A questo punto Boycott non trovava più carpentieri per i lavoretti edili, manovali, sarti, ciabattini, venditori di alimenti e fornitori per qualsiasi cosa.

Boycott dovette cominciare a ricorrere alle città vicine: quando anche i postini rifiutarono di servirlo, decise di mandare un suo nipote dodicenne a fare da Pony Express e questi fu minacciato di violenza se avesse continuato.

Manifesto di protesta della Land League

Manifesto di protesta della Land League

Infine, scrisse una lunga lettera al Times, cercando di ottenere le simpatie Inglesi, descrivendo la Land League irlandese come un gruppo di facinorosi, descrivendo come essi fossero arrivati a minacciare suo nipote, l’addetto alla consegna dei telegrammi, ciabattini e mercanti, distruggendo i cancelli delle proprietà di Lord Erne per devastare le coltivazioni ancora intatte.

A Novembre furono raccolti fondi per una spedizione militare per aiutare Boycott: nonostante nessuno gli aveva usato violenza, di fatto gli era impossibile proseguire le sue attività.

I nazionalisti colsero l’occasione per accusare di fatto l’Inghilterra di un incidente diplomatico, con i militari mandati ad aiutare Boycott considerati una sorta di invasione impropria.

I costi per Boycott furono elevatissimi: arrivati a Dicembre, egli rimpatriò in Inghilterra.

Cosa accadde dopo

Il “boicottaggio” aveva dimostrato la sua forza. La Land League divenne estremamente popolare, e quando tra Dicembre 1880 e Gennaio 1881 Parnell si ritrovò sotto processo per i danni economici provocati a Boycott e la giuria fu respinta in un processo pubblico di elevata rilevanza mediatica, la Land League considerò il tutto una vittoria.

I mezzadri ebbero una loro riforma per un trattamento economico più equo e il diritto di essere considerati proprietari terrieri.

Il termine “boicottare” si diffuse in tutti paesi di lingua inglese, e poi in altri, come una forma estrema di ostracismo.

Boycott divenne una piccola celebrità per questo motivo, intervistato negli USA come ispiratore di una nuova parola. Si trasferì definitivamente in Inghilterra, ma continuò a visitare di quando in quando l’Irlanda senza provare particolare astio nei confronti del popolo irlandese.

Morì nel 1897, dopo un viaggio a Malta nel tentativo di migliorare la sua salute zoppicante, lasciandosi dietro una nuova parola.

Il boicottaggio, appunto.

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