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GUIDA UTILE Chi c'è dietro VoxNews, Tuttiicriminidegliimmigrati, Identità e Resistenza Nazionale – Bufale.net

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Le tecniche di disinformazione, diffamazione, incitamento all’azione e le bufale di Voxnews

Gli articoli di Voxnews sono i più copiati e citati dai siti web anti immigrazione e razzisti, oltre al fatto di essere virali e ottimi ai fini della monetizzazione, nonostante gli stessi siano spesso ripresi copia-incollati-alterati (al fine di denigrare e diffamare) da altri siti o testate giornalistiche.
L’autore di VoxNews è un abitudinario del “copia, incolla e altera” articoli altrui, nonostante lui si nasconda dietro la seguente scusa:

Ai giornali arrivano agenzie, i giornali, poi, spesso, non fanno altro che copincollarle. Noi no, le integriamo con altre notizie che ci arrivano dal campo o con altre agenzie, per fare un articolo che sia solo ‘nostro’.

Fatto sta che quando pubblica un articolo, di cui tema parlano diverse testate, il testo è copia incollato da una testata (che sia Il Giornale, che sia LiberoQuotidiano, che sia Il Messaggero, Il Resto del Carlino o altri ancora) e modificato. Sarebbe “casuale” e solo una coincidenza che Voxnews e la testata copiata abbiano ripreso pari pari dalla stessa agenzia? È solo una scusa per tentare di distaccarsi dall’opera di plagio e alterazione nei confronti del lavoro altrui.
In questo caso dell’articolo del Messaggero Veneto del 9 maggio 2015 dal titolo “Profughi, in 45 occupano l’ex caserma Osoppo. Otto casi di sospetta scabbia“:

UDINE. Avevano cercato riparo per la notte nell’ex caserma Osoppo, in via Brigata Re. Ma il viavai di gente ha insospettito i residenti, che si sono subito rivolti alla Questura. Così sabato mattina gli uomini della Squadra volante e dell’Ufficio immigrazione hanno sgombrato l’edificio occupato abusivamente da quarantacinque profughi afghani e pakistani.
Otto dei quali sono poi stati accompagnati in ospedale per ulteriori accertamenti sanitari: si sospetta che possano aver contratto la scabbia.
[…]
I profughi – 41 di nazionalità afghana (arrivati attraverso l’Austria e la Slovenia nei giorni scorsi e già fotosegnalati) e 4 pakistani clandestini – sono stati portati in Questura. Dopo essere stati sfamati e dissetati, grazie all’intervento della Croce rossa, hanno avviato la procedura per la richiesta di asilo e contestualmente è stata fornita loro l’attestazione di indigenza.
[…]
«Sono tutti muniti di attestazione di indigenza – spiega il questore Claudio Cracovia – e quindi possono accedere alle strutture di accoglienza. Non si è verificato alcun inidente e abbiamo chiamato la Croce rossa per rifocillarli. Qualcuno presentava sintomi come il prurito ed è stato accompagnato in ospedale per un sospetto di scabbia, ma si tratta, appunto, di un sospetto».

Ecco, invece, l’articolo di VoxNews del 10 maggio 2015:

UDINE – Avevano occupato la caserma Osoppo, in via Brigata Re. Ieri, sabato mattina, gli uomini della Squadra volante e dell’Ufficio immigrazione hanno sgombrato l’edificio occupato abusivamente da quarantacinque clandestini afghani e pakistani. Risultati poi affetti da Scabbia.
Ormai si è sparsa la voce che in Italia ti mantengono.
Gli stranieri – 41 di nazionalità afghana (arrivati attraverso l’Austria e la Slovenia nei giorni scorsi e già fotosegnalati) e 4 pakistani – sono stati portati in Questura. Dopo avere gozzovigliato a spese nostre, hanno avviato la procedura per la richiesta di asilo e contestualmente è stata fornita loro l’attestazione di indigenza. Li manterremo noi. Incredibile.
“Sono tutti muniti di attestazione di indigenza – vaneggia il questore Claudio Cracovia – e quindi possono accedere alle strutture di accoglienza”. Prima glielo danno, e poi dicono che sono obbligati a tenerli qui per qualcosa che decidono loro: schizofrenia.

In un articolo del 12 ottobre 2014 dal titolo “Blitz anti-clandestini in Hotel Mare Nostrum” gli autori vengono definiti “patrioti”. Ecco come inizia l’articolo:

Cesena – Tre patrioti uomini incappucciati si sono introdotti all’interno dell’Hotel Sintini, sul lungomare di Cesenatico, che ospita a spese degli italiani circa 40 clandestini provenienti da paesi dove non è in corso alcuna guerra: Nigeria, Bangladesh, Senegal, Costa d’Avorio e Mali.

La parola “patrioti” viene appositamente “rigata”, quasi fosse una correzione, ma non è così. L’articolo, in verità, è un “copia incolla e modifica” da quello pubblicato da Il Resto del Carlino del 12 ottobre 2015 dal titolo “Raid vandalico all’hotel dei profughi“.
Di seguito le differenze degli articoli, dove evidenziamo in giallo le parti copiate e in rosso le parti modificate o aggiunte.

Differenze articolo Il Resto del Carlino e VoxNews


La parola “patrioti” è stata aggiunta apposta, fa parte della propaganda ideologica di Resistenza Nazionale. Da notare, inoltre, che Il Resto del Carlino parla di 3 vandali, mentre VoxNews oltre a definirli “patrioti” ritiene che abbiano agito in nome della cittadinanza (“per rimarcare il rifiuto della città ad ospitare clandestini targati Mare Nostrum“).
L’articolo di VoxNews si conclude con un avvertimento agli albergatori:

Fischia il vento.
Un blitz che dovrebbe far riflettere tutti quegli albergatori che, per qualche dollaro in più, avessero intenzione di accettare le proposte indecenti dei prefetti di mezza Italia.
Ovviamente, i media di distrazione di massa l’hanno già definito ‘raid vandalico’, ma è Mare Nostrum, il vero raid vandalico in atto.

VoxNews definisce “patrioti” coloro che si impongono contro l’ospitalità dei profughi. Ne è un esempio l’articolo del 10 luglio dal titolo “Patrioti rilevano hotel che doveva ospitare profughi: diverrà casa di riposo per anziani“:

A Parre, dopo la notizia che il prefetto di turno stava inviando decine e decine di sedicenti profughi in un hotel, alcuni patrioti hanno sventato l’invasione del loro paesino e delle loro tranquillità. Come? Si sono comprati l’albergo individuato dal governo.

E chi opera per l’accoglienza dei profughi, al contrario, è uno “speculatore”, un “parassita”, un “ignorante” e pericoloso a prescindere.
In seguito, in un articolo del 18 luglio 2015, VoxNews si vanta di aver creato problemi all’hotel Gelso di Rimini e invita a farli prolungare per tutta l’estate:

Grazie anche alla pubblicità fatta da noi, l’hotel Gelso di Rimini, che ha incassato decine di migliaia di euro delle nostre tasse ospitando clandestini camuffati da profughi, ora è disertato dai turisti. Non lo aveva previsto, il gestore/speculatore.
[…]
E’ un business. Facciamo in modo che questo hotel non veda un turista per tutta l’estate.

All’interno dell’articolo viene riportata anche l’intervista all’albergatore pubblicata da Il Resto del Carlino del 18 luglio 2015 (“Il mio hotel è vuoto. Con i profughi incassavo 45mila euro al mese“), con il classico metodo “copia, incolla, taglia e modifica” utilizzato da VoxNews. Nell’immagine seguente le differenze tra il testo pubblicato da VoxNews e quello de Il Resto del Carlino.

Differenze articolo VoxNews e l’originale de Il Resto del Carlino


Da come possiamo ben vedere vengono eliminate alcune parti dell’intervista (evidenziate in giallo) e modificate altre (evidenziate in rosso). Anche questa intervista è ripresa da un agenzia?
Un altro caso è quello della recensione su Tripadvisor del 13 marzo 2015 di un presunto turista che avrebbe soggiornato presso l’Hotel Garda di Verona. VoxNews pubblica un articolo il 1 luglio 2015 dal titolo “Turista trova profughi in Hotel e si lamenta: titolare vuole denunciarlo“, con a fine articolo la solita mappa e l’invito agli utenti a segnalare a VoxNews ulteriori hotel:

Uno dei motivi sono le lamentele di questi ultimi, una volta che, senza avviso, si ritrovano a condividere l’hotel con i profughi: a sorpresa.
Alle rimostranze dei clienti, il titolare di questo hotel minaccia di denuncia legale:
http://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g1050055-d1055220-r259243166-Hotel_Garda-Affi_Province_of_Verona_Veneto.html#REVIEWS
Siamo i primi a fare poco affidamento su TripAdvisor, ma questo non toglie il fatto che un cliente ha il diritto di sapere se nell’hotel in cui soggiornerà sono presenti ‘profughi’.

VoxNews non riporta quanto scritto il 13 aprile 2015 dai gestori dell’hotel su Tripadvisor in risposta alla recensione dell’utente “Lucia F”:

Salve da Hotel Garda
Le sue Recensioni (2 in 3 mesi e per lo più simili) non sono completamente Vere, e per questa andremo per vie legali.
Se vuole denigrare il nostro Hotel è libera di farlo, ma almeno dica la verità.
È vero che noi ospitiamo alcuni profughi, ma non alloggiano in camere vicine ad altri clienti, ne in camerate disumane, non fanno colazione, ne cena nella stessa sala con altri clienti. Hanno appositi spazi a loro destinati.
Noi non abbiamo dipendenti di colore (non credo si definisce di colore dei Colombiani o Latino Americani), ne abbiamo Brioches al formaggio.
Forse lei non ha nemmeno parlato con i nostri dipendenti, se le cose vengono chieste ad altri clienti mi sembra normale, o lecito che non le sappiano, come è anche lecito che altri clienti non sappiano l’Italiano. Non so come si faccia a non distinguere un cliente da un cameriere, i camerieri hanno appropriata divisa come anche le donne ai piani e gli addetti alla reception.
Non campisco cosa sia in NIENTE DA MANGIARE, forse è scesa in sala colazione dopo le 10? Forse non le bastano 3 tipi di cereali, 2 tipi di pane, marmellate varie, 2 tipi di yogurt, torte, affettati, caffè, cappuccino, the, succhi di frutta?
Se queste le avesse fatte notare in hotel avremmo trovato una soluzione e avremmo accontentato le sue esigenze.
Forse ha fatto un po’ di confusione.
Abbiamo anche notato che il suo nome non è presente nel nostro database, sarei curioso di vedere idonea ricevuta fiscale.
Per legge e rispetto lei ne altre persone deve e possono essere avvisate dei clienti che alloggiano presso di noi, siamo un Hotel e quindi lavoriamo con clientela di TUTTO il Mondo.
Questo portalaccio (sito) non permette di fare più di una recensione della stessa persona e in breve tempo, quindi lei ha ben pensato di fare due account.
Lei ha scritto una recensione subito e una dopo 3 mesi, questo mi da il senso che la sua sia solo la volontà di denigrare il nostro Lavoro e i nostri Dipendenti.
Come scritto in Hotel, noi chiediamo e consigliamo di parlare subito di certe cose, perché parlando troviamo una soluzione, scrivendolo dopo mesi lei non ha risolto il problema ma se ne è creati altri!
Cordiali saluti
Fioretta Mirko
(Perché io ho il coraggio di firmarmi e non di nascondermi dietro ad uno schermo)

Un’altra recensione, firmata sempre a nome “Lucia F” ma con un altro account e molto simile nei contenuti, venne pubblicata il 2 gennaio 2015, ed è quella a cui si riferisce il gestore dell’hotel nella sua risposta.

Le due recensioni sull’hotel Garda


Per VoxNews il cattivo è l’albergatore.
Casi come questi si sono ripetuti nel tempo, basti leggere l’articolo di Giornalettismo del 26 agosto 2015 dal titolo “Le vergognose recensioni su Tripadvisor che “segnalano” gli alberghi solo perché ospitano migranti“.

Opere di diffamazione e l’invito all’azione

Criticare chiunque si occupi dell’accoglienza, diffamandoli il più possibile. Ecco come si rivolge al Questore di Padova, Gianfranco Bernabei, il 23 maggio 2015:

Patrizia Impresa si è rifatta anche a quanto dichiarato da un altro rappresentante del governo non eletto, il questore Gianfranco Bernabei: “Sono favorevole – ha detto – ad accogliere i profughi in più strutture piccole rispetto a una enorme. L’obiettivo è non creare assembramenti”.
No, l’obiettivo è diffonderli il più possibile sul territorio con una pervicacia quasi criminale. Anzi: senza il quasi.

Ecco come definisce il prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto:

Centomila pakistani e afghani sarebbero accampati nei boschi della Serbia in attesa di entrare in Ungheria e poi, ovviamente, in Italia. L’allarme arriva dal prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto, l’ennesimo prefetto incapace che non sa fare altro che piazzare clandestini in hotel.
[…]
E Zappalorto fa onore al suo cognome, quando parla del progetto ungherese: “Non è con un muro che si contiene la determinazione di un popolo di migrare. Servono le politiche adatte e adatti provvedimenti. La storia ci dovrebbe insegnare pure qualcosa.” Domanda: ma da dove escono i prefetti, da un corso di cucito? Da una distilleria di colombiana?
[…]
Gente come questo prefetto è pericolosa, oltre ad essere scandalosamente ignorante e impreparata, perché è in posti di responsabilità per i quali è totalmente inadeguata.

Ecco cosa scrive su don Luca Favarin, prete del padovano, e altri:

PADOVA – Una villetta a Sarmeola e un grande appartamento nel centro di Padova, corso Milano, da pochi giorni stanno sperimentando l’invasione del lusso in atto: sono diventati centri di accoglienza per clandesti, gestiti dall’ennesima cooperativa a scopo di lucro, la Percorso Vita del prete padovano don Luca Favarin, che sarebbe la specie di prete in foto. Che non vedeva l’ora di accogliere tanti giovani ragazzoni e di prendersi ‘cura’ di loro.
[…]
Tutto per aggirare i rifiuti delle giunte leghiste del Veneto e di Padova.
[…]
Dieci vivono a Sarmeola, tutti giovani maschi adulti – per la gioia del ‘prete’ – e arrivano da Gambia, Nigeria, Senegal. Clandestini africani. Sedici per 35 euro fa 560 euro al giorno per Favarin che poi ne gira parte ai collaborazionisti delle villette: un bel business, sono oltre 15.000 euro al mese. Più eventuali pagamenti di altra ‘sorta’. Sono i famosi ‘volontari a pagamento’. Una nuova specie di dannoso parassita.

Il tentativo di auto difesa alla denuncia

Nell’articolo del 3 ottobre 2015, in seguito alla denuncia presentata a Bologna, l’autore di Voxnews scrive:


Un esempio tra tutti, la mappa con gli albergatori in Italia che ospitano migranti, con tanto di invito a non frequentare più tali strutture.
Il Resto del Carlino dovrebbe dosare le parole. E controllare se quello che qualche ossessionato millanta è vero. Vox ha diffuso una mappa degli hotel che ospitano sedicenti profughi, nomi pubblicamente noti, ottenuti da articoli di giornali e prefetture. E non ha mai invitato a ‘non frequentarli’ (anche se sarebbe stato legittimo farlo), ha solo fatto un servizio. Magari, qualche lettore dei due blogghetti ci va proprio per la presenza dei giovani maschi africani.
O la ‘notizia’ di un fulmine che ha colpito una chiesa perché proprio lì vicino il parroco ospitava dei profughi.
Non sapevamo che i fulmini fossero ‘razzisti’.

Abbiamo già riportato in precedenza gli articoli che riguardavano gli albergatori e gli inviti palesi da parte dell’autore di Voxnews (“Facciamo in modo che questo hotel non veda un turista per tutta l’estate“) e gli elogi ai “patrioti” che sfasciano gli stessi hotel.
Ecco l’articolo dal titolo “Ecco i 167 hotel dove i profughi sono in vacanza – condividi mappa” con tanto di mappa interattiva (tramite Google Maps) e un invito ai lettori di segnalare altri Hotel da inserire nella lista:

Stessa mappa pubblicata nell’articolo del 9 maggio 2015 nell’articolo “Forza Nuova: ‘Attaccare hotel che ospitano clandestini’“, il quale riprende il comunicato stampa di Forza Nuova Romagna del 9 maggio 2015.
L’invito all’azione, inoltre, non riguarda solo contro gli albergatori. In un articolo del 13 luglio 2015 critica il prefetto romano Gabrielli e il presidente di uno dei Municipi romani, Valerio Barletta, per poi lanciare l’invito a “reagire” e “con ogni mezzo”:

Un prefetto nominato da un governo non eletto, e composto di criminali, vuole piazzare dei clandestini in mezzo a famiglie con bambini: reagire. Con ogni mezzo.

Citando le parole del prefetto Domenico Cuttaia di Venezia, ecco cosa scrive in un articolo del 22 aprile 2015:

Non sanno più dove metterli. Così il prefetto di Venezia, il ‘noto’ Domenico Cuttaia, ha ‘invitato’ – e non è il primo prefetto a farlo – i privati a mettere a disposizione gli appartamenti “per sistemare gli immigrati in arrivo dalla Sicilia”.
[…]
Opporsi con ogni mezzo. Andare a prendere Renzi. Vogliono trasformare l’Italia in un immenso campo profughi.

Se qualcuno agisce con violenza, per Voxnews si chiama Resistenza, facendo chiaro riferimento al movimento che sostiene. Ecco l’articolo del 4 agosto 2015 dal titolo “E’ INIZIATA LA RESISTENZA: CITTADINI DEVASTANO PALAZZINA DESTINATA AI “PROFUGHI”“:

FRASSINELLE (Rovigo) – Atto di resistenza all’invasione, stanotte, a Frassinelle, paese in provincia di Rovigo, dove una palazzina composta da 14 appartamenti in via Romana a Chiesa, frazione del Comune polesano, destinata all’accoglienza di una sessantina di clandestini, è stata ‘colpita preventivamente’.
Nella notte, ‘ignoti’ hanno rotto le tubature dell’acqua, provocando un allagamento generalizzato ai 14 appartamenti e danni per circa 50.000 euro all’affarista che avrebbe incassato quasi 50 mila euro al mese con l’accoglienza.
La palazzina presa di mira, in origine destinata ai manager dell’Ikea che avrebbe dovuto insediarsi nella vicina macroarea di Arquà e Villamarzana e che poi ha abbandonato il progetto, ha a fianco uno stabile gemello.
Ma attenzione, perché anche il secondo stabile sarebbe pronto ad ospitare altre decine di clandestini: un vero e proprio business per l’affarista e imprenditore edile vicentino.
Sull’accaduto il sindaco di Frassinelle Ennio Pasqualin (Pd): «Escludo sia qualcuno dei miei 1.450 concittadini. Questo atto vandalico è di matrice politica, ed è riconducibile a sigle eversive di destra».
Si si, come no.
E’ inevitabile che i cittadini reagiscano in modo sempre più disperato, quando imponi loro presenza di ‘ospiti’ indesiderati. Alla dittatura, si risponde con la resistenza.
Non sarebbe più semplice chiedere ai cittadini se non sono d’accordo? Ah no, questa è democrazia.

Opera “divina” contro la “politica bergogliana” e l’attacco alla Chiesa Cattolica

Per quanto riguarda la storia del fulmine, non è l’unico in cui l’autore riporta un titolo in cui sostiene una qualche sorta di attività “divina” contro coloro che operano o parlano di accoglienza. Ecco l’articolo “PARROCO ACCOGLIE PROFUGHI, FULMINE ABBATTE CROCE CHIESA – FOTO” del 10 agosto 2015:


Pare che ‘qualcuno’ non gradisca la politica bergogliana dell’accoglienza di clandestini islamici.

Eccone un altro, quello del 10 luglio 2015 dal titolo “EFFETTO BERGOGLIO: PIANGE ANCHE LA MADONNINA“:

Titoli e testi che farebbero pensare che “qualcuno lassù starebbe inviando segnali contro la politica Bergoglio”. L’autore, infatti, è molto critico con Papa Francesco definendolo “golpista in Vaticano”, “delirante” e “responsabile morale dello sgozzamento di Palagonia”.
Ecco l’articolo del  6 settembre 2015, in cui rivolge i suoi pensieri anche al Presidente della Repubblica Mattarella definendolo “abusivo”:

Al golpista in Vaticano, al secolo Bergoglio, non è bastato essere il responsabile morale dello sgozzamento di Palagonia – gli anziani aiutavano i sedicenti profughi aprendo le porte di casa – no, continua con la sua opera di destrutturazione morale dell’occidente: un delinquente camuffato da ‘buono’. Qualcuno, lo definirebbe l’Anticristo, per la capacità camaleontica e di vendersi mediaticamente.
L’ultima delirante idea di Bergoglio, è quella di farsi le perpetue gratis a spese nostre: “Ogni parrocchia accolga una famiglia di profughi. Lo faranno per prime le due parrocchie del Vaticano. Cominciamo dalla mia diocesi di Roma”. È la proposta lanciata prima dell’Angelus, che ormai è tutto fuorché una ‘cosa religiosa’.
Poi predica la sua richiesta di resa dell’Occidente davanti all’invasione islamica:
“Mi rivolgo ai miei fratelli Vescovi d’Europa, veri pastori – ha detto Papa Francesco -, perché nelle loro diocesi sostengano questo mio appello, ricordando che Misericordia è il secondo nome dell’Amore. Anche le due parrocchie del Vaticano accoglieranno in questi giorni due famiglie di profughi”.
Questo cattivo maestro predica la distruzione dell’Europa.
[…]
Alle parole del Papa fanno eco quelle di un altro abusivo, il presidente della Repubblica Mattarella che, in un messaggio inviato a un incontro internazionale della famigerata comunità di Sant’Egidio, ha sottolineato: “Sì al dialogo di pace, no ai muri contro chi fugge dalla guerra”.
Peccato che quasi nessuno fugga dalla guerra. Soprattutto in Italia, arrivano tutti dall’Africa. E vengono a sgozzare, con la benedizione di Bergoglio.

Ecco come reputa la Chiesa Cattolica:

Un’associazione a delinquere. La Chiesa si sta trasformando in una quinta colonna dell’invasione. Parliamo di un numero gigantesco (e di un affare, in termini monetari, altamente redditizio).
Stanno importando un’orda di stupratori, spacciatori e sgozzatori. E la chiamano accoglienza. Stanno portando, questi pastori esaltati, le proprie pecorelle al macello islamico.

Contro gli omosessuali e a favore dell’omofobia

L’articolo ““NON SIETE UOMINI, MA FROCI” E LORO LA DENUNCIANO ALL’INQUISIZIONE” del 14 marzo 2013 riporta quanto segue:

“Non siete uomini, ma froci”. Cosi’ una bancaria ha reagito oggi all’aggressione verbale di una sedicente “coppia” di medici gay che si era recata in una banca di Palermo. A raccontare l’accaduto e’ una delle due checche isteriche, Giovanni M. di 34 anni, che incredibilmente è pediatra, ancora visibilmente sotto choc, per quella che per lui deve essere stata un’esperienza simile allo sbarco in Normandia. “Quello che e’ accaduto e’ gravissimo – dice – io e il mio compagno Augusto, che e’ un ginecologo, questa mattina siamo andati in banca per un disguido che si era verificato su un assegno. La bancaria che poi ci ha offesi, gia’ al telefono ha usato un tono arrogante e poco consono alla sua professione”. “Cosi’ con Augusto siamo andati in banca per chiarire il disguido – racconta ancora il giovane pediatra – Qui ho incontrato il direttore della filiale che e’ stato con me molto gentile e cosi’ abbiamo risolto subito il problema che si era verificato per un banale disguido”.
“Mentre uscivamo dalla filiale – racconta la checca Giovanni – nell’area che separa le casse dall’uscita, senza alcun motivo siamo stati aggrediti verbalmente e pubblicamente con ingiurie, in presenza degli impiegati e dei clienti dalla bancaria. Ci ha detto: ‘mi auguro di non avere mai a che fare con due medici come voi, pezzenti, non siete uomini, froci!”
Diversa ovviamente la versione della signora, che noi, a differenza di altri riportiamo, e che accusa i due individui di un comportamento offensivo ed isterico, al quale lei ha sbottato di conseguenza.
Immaginate di avere a che fare con due personaggi invadenti che prima telefonano e poi si presentano in coppia a contestare non si sa cosa e presentandosi come “compagni”. Direi che la signora ha reagito in modo piuttosto comune. Oltretutto non offendendoli, visto che “froci” è termine dialettale per “omosessuali”.
Ora i due personaggi vogliono citarla per danni, e troveranno l’ennesimo magistrato compiacente con le microminoranze iper-attive e iper-protette: “Dopo essermi consultato con il mio avvocato, abbiamo deciso di presentare una denuncia nei confronti della dipendente bancaria. La citero’ in giudizio, sia penalmente che civilmente. In caso di risarcimento devolvero’ il ricavato all’Arcigay e alle associazioni che si battono per la causa degli omosessuali. Non e’ pensabile che nel 2013 ci sia ancora una omofobia cosi’ estesa”. No, non è possibile che nel 2013 ad un omosessuale – che è un deviato sessuale – vengano affidati dei bambini. Quando tutti conoscono lo stretto legame tra l’omosessualità e la pedofilia.

Insomma, “froci” non è un termine offensivo, neppure “checche isteriche” per definire i due protagonisti della vicenda, che la signora avrebbe fatto bene a rivolgersi così a loro, che gli omosessuali sono deviati sessuali e che esiste un legame tra omosessualità e pedofilia.

Alcune bufale di Voxnews

Tra le bufale di cui Voxnews si vanta di aver diffuso, addirittura prima della BBC (poi in realtà la BBC aveva ammesso di essersi sbagliata e di aver diffuso una falsità), la falsa storia del ristorante nigeriano dove si vendeva carne umana.

Nota la bufala sulla presunta villa di Gianni Morandi, tirata in ballo in merito all’accoglienza profughi. In verità si tratta di una casa di riposo, ma nonostante la smentita Voxnews continua ad insistere.

Una delle immagini più diffise negli ultime settimane è stata quella del presunto Imam che massacrava a calci un bambino cristiano. La storia era falsa, non si trattava di un Imam ma di un ciarlatano del Bangladesh che riteneva che con quelle pratiche poteva guarire il bambino dalle malattie. L’uomo venne poi arrestato dalle autorità del suo Paese.

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