Editoriale

Gabbiano prende un cane a Napoli: testimonianze e risvolti sull’episodio

Gabbiano prende un cane e lo porta via con sé. Situazione alquanto particolare capitata a Capodimonte, a Napoli, dove un cagnolino è stato catturato da un gabbiano e non è stato più ritrovato. La vicenda poteva sembrare una fake news, ma arrivano conferme dell’accaduto da parte di numerosi testimoni e soprattutto dalla padrona del cagnolino rapito dal gabbiano. Tra l’altro è stato anche il consigliere della III Municipalità Stella-San Carlo all’Arena Carlo Restaino (Europa Verde) a voler raccontare l’accaduto, confermando quindi le voci sulla veridicità della vicenda.

Gabbiano prende cane a Napoli: cosa sappiamo al momento

Dunque, torniamo a parlare di cani, ma non per le solite catene estive esaminate di recente. L’accaduto è avvenuto nel Bosco di Capodimonte, qui una donna straniera aveva deciso di fare una passeggiata con il suo cagnolino di piccola taglia, probabilmente un Pinscher Nano, lasciandolo senza guinzaglio in una zona che non era però adibita allo sgambettamento. Si tratta di testimonianze, comunque, e non di fatti ad oggi comprovati.

Nel dettaglio, all’interno del Bosco di Capodimonte ci sono delle aree apposite dove poter lasciare gli animali a quattro zampe un po’ più liberi. Sta di fatto che, mentre il cane si trovava libero di sgambettare, un gabbiano si è fiondato su di lui portandolo via, lasciando tutti i presenti alquanto scioccati. A quanto pare si trattava anche di un cucciolo e purtroppo si sono completamente perse le sue tracce, non è chiaro che fine abbia fatto.

La notizia è stata riportata anche sul gruppo Facebook di “Abitanti di Capodimonte e non”, con un utente che ha voluto ribadire come tale vicenda sia realmente accaduta ed invitando tutti i proprietari di cani di piccola taglia a fare attenzione quando passeggiano per il Bosco di Capodimonte. Si attendono eventuali prove sull’accaduto.

Il consigliere Carlo Restaiano ha chiarito come sia necessario tenere i cani al guinzaglio non solo quando ci si reca al Bosco di Capodimonte, ma anche in altri parchi pubblici, perché sono zone in cui i gabbiani possono fare cose di questo tipo. La prudenza è l’unico modo per proteggere questi cuccioli, anche quindi in zone adibite allo sgambettamento è consigliato tenere i propri cagnolini al guinzaglio.

Aggiornamento: Col proseguire del tempo e delle notizie gli esperti hanno espresso numerosi dubbi legati alla morfologia ed alle abitudini dei gabbiani, privi di zampe artigliate e quindi capaci di predare animali di piccole dimensioni ancorché non di trasportarli.

Tutto questo rende ogni descrizione degna di essere presa con le molle.

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