É vero il principio della rana bollita?

di Gross |

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Una delle metafore più apprezzate nelle discussioni online è quella della rana bollita, spesso attribuita al linguista e filosofo Noam Chomsky: “Gettando una rana in una pentola piena di acqua bollente salterà immediatamente fuori, ma se invece la si immerge in una pentola piena di acqua fredda alzando gradualmente la temperatura, la rana si adatterà progressivamente al calore e, quando l’acqua diverrà bollente, non reagirà, finendo con il morire senza accorgersi di nulla”.

Che sia una metafora in grado di evocare efficacemente l’immagine di un individuo portato ad adattarsi passivamente ai cambiamenti negativi del suo contesto non c’è dubbio, ma quanto alla sua veridicità, sarà poi stata provata da qualcuno?

Probabili origini del mito

Se sull’origine della credenza non ci sono conferme, ciò che è certo è che in tanti ne hanno testato la verità sperimentalmente – suppongo malgrado la volontà delle rane. 

Friedrich Leopold Goltz, ideatore del mito delle Rane

Friedrich Leopold Goltz, ideatore del mito delle Rane

In principio fu Friedrich Leopold Goltz, nel 1869, il quale decise di avviare una serie di esperimenti con uno scopo piuttosto ambizioso: localizzare l’anima negli esseri viventi. Come?

Prendendo una rana, inserendola in una pentola piena d’acqua e togliendogli una porzione di cervello, per poi alzare gradualmente la temperatura fino al raggiungimento della morte, confrontando l’esito dell’esperimento con uno identico effettuato su una rana sana. E così via per un po’ di tentativi.

Ora starete pensando che, almeno in queste condizioni, l’esperimento avrà dato l’esito reso celebre dalla “metafora della rana bollita”. E invece no.

L’esperimento dimostrò che le rane “operate” tentavano comunque di scappare, ma impiegavano più tempo ad accorgersi del cambiamento rispetto alle rane sane, ed inoltre al momento del tentativo di fuga non erano in grado di muoversi in modo coerente.

E non pensate che sia stato l’unico esperimento “bizzarro” da parte di Goltz, perchè in un altro esperimento si percosse le pance delle rane per dimostrare che il cuore avrebbe smesso momentaneamente di battere, e in un altro dimostrò che le rane gracidavano se le si accarezzava sul dorso.

É vero il principio della rana bollita?

Ma torniamo alle nostre rane bollite.

Dal ‘95 ad oggi ci sono stati diversi esperimenti e studi condotti su vari tipi di anfibi, rane e rospi che hanno fornito tutti lo stesso risultato: si accorgono eccome del cambiamento di temperatura, diventando sempre più attivi e cercando di scappare non appena la temperatura risulta insopportabile, anche a fronte di aumenti impercettibili inferiori al grado al minuto.

É vero il principio della rana bollita?

É vero il principio della rana bollita?

Quindi, in conclusione, no: il mito della rana bollita è un falso mito. E comunque, sono più buone fritte.

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