Su questo fatto se ne erano occupati i colleghi di Butac l’11 novembre pubblicando lo screenshot della condivisione Facebook dell’articolo:
Il titolo attuale è ben diverso, per il semplice fatto che avevano corretto il tutto smentendo la precedente notizia: “Isis, «Uccisi 200 bambini»: ma il video è del 2014, e i morti sono soldati di Assad“.
La correzione era avvenuta in seguito ad un articolo de La Stampa, come riportato dal Messaggero:
Un’esecuzione spietata da parte del sedicente Stato Islamico che in realtà, come rivela Maurizio Molinari, su La Stampa, è molto meno recente: si tratta infatti di una strage compiuta nel 2014 ai danni non di bambini, ma di soldati di Assad.
Su La Stampa si riporta l’origine del video e l’analisi dello stesso:
Strage di massa in Siria: è il video di un massacro, avvenuto in Siria nel 2014, girato dai miliziani dello Stato Islamico a fini di propaganda. A diffonderlo, dallo Yemen, è un gruppo arabo ostile a Isis. Nelle immagini si vedono i jihadisti del Califfo che, armati di kalashnikov, gridano “Allahu Akbar” mentre fanno fuoco da distanza ravvicinata su gruppi di siriani obbligati a stendersi a terra, gli uni a fianco degli altri, con il volto verso il terreno.
Per il gruppo anti-Isis le vittime sarebbero “almeno 200 bambini” mentre analisti britannici affermano che si tratta di adulti. Il luogo della strage è la base aerea di Tabqa, catturata da Isis nell’agosto dello scorso anno.
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