Categorie: Disinformazione

DISINFORMAZIONE La mammografia ogni due anni non è più gratuita – Bufale.net


Ci chiedono di verificare il contenuto del post pubblicato il 30 settembre 2015 dalla pagina Facebook “infermiere per passione“, che riportiamo di seguito:


Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno.
45 anni.
Donna.
Fino a 15 giorni fa la mammografia era gratuita ogni due anni per la prevenzione del tumore della mammella. La Lorenzin o chi per lei tra più di 200 esami diagnostici ha ritenuto opportuno farla pagare interamente…per poter effettuare una mammografia gratuita devi avere avuto qualcuno in famiglia con un k al seno. Praticamente da oggi in poi eseguirà questo screening solo chi se lo può permettere….prevedo tra 10 anni un aumento di casi positivi al tumore del seno…poi voglio vedere dove hanno risparmiato, quando si troveranno ad assistere tante donne malate che saranno costrette a ricoveri, interventi, terapie chemioterapiche ad essere ottimisti!!!
Vorrei ricordare al nosto caro Ministro che il tumore al seno è il più diffuso e colpisce una donna su dieci.
È la prima causa di mortalità per tumore tra le donne.
L’incidenza è in crescita.
Ma soprattutto il tumore al seno si può sconfiggere con una diagnosi precoce.
La salute non è un opzional!|
Anna Lisa Mincone

Questo articolo si collega a quello precedente dal titolo “Renzi shock, tagliate 180 prestazioni diagnostiche” del 23 settembre 2015, di cui alla fine sono diventate 208 e riguardano l’odontoiatria, la radiologia, prestazioni di laboratorio e genetica. La mammografia non è nell’elenco (PDF – PDF 2). Infatti, per quanto riguarda TAC e RMN si fa riferimento a diagnosi ad arti e colonna “con mezzo di contrasto”, nulla a che vedere con il seno.
Di cosa stiamo parlando e avevamo parlato nell’articolo precedente? Di “condizioni di erogabilità”, ossia i criteri in base ai quali il medico può prescrivere una determinata prestazione a carico del Servizio sanitario nazionale. In mancanza di questi criteri la prestazione non va a carico dello Stato. Quindi, se la mammografia fosse stata realmente presente nell’elenco delle 208 prestazioni diagnostiche prese in esame, essa poteva rimanere a carico dello Stato se c’erano le condizioni di erogabilità.
Resta il fatto che si tratta ancora di una proposta, bisognerà attendere che vi sia un testo definitivo ed infine approvato dal Governo affinché si possano fare le dovute precisazioni. Sostenere che dai 15 giorni precedenti alla pubblicazione del post Facebook ci sia stata una decisione del genere non è corretto (“Fino a 15 giorni fa la mammografia era gratuita ogni due anni“).
L’esame rimane tutt’ora gratuito per le donne di età compresa tra 45 ai 69 anni ogni due anni, quindi che non abbiano eseguito una mammografia a carico del Servizio Sanitario Nazionale nei due anni precedenti. Purtroppo, nonostante vi sia l’invito a procedere e gratuitamente, meno di 6 donne su 10 lo fanno:

Stando all’ultimo Rapporto dell’ONS, però, se oggi il 70 per cento delle donne italiane dopo i 50 anni riceve l’invito per sottoporsi gratis alla mammografia, meno di 6 su 10 colgono l’occasione che può salvare loro la vita.

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