ALLARMISMO e PRECISAZIONI Renzi shock, tagliate 180 prestazioni diagnostiche – Bufale.net

di David Tyto Puente |

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Tra le richieste pervenute in questi giorni abbiamo quella riguardante il taglio da parte del Governo Renzi della copertura di 180 prestazioni diagnostiche. L’articolo segnalato è quello pubblicato dal sito Unaliraperlitalia.altervista.org, che non fa altro che copiare e incollare l’articolo pubblicato l’8 agosto 2015 dal sito Infiltrato.it dal titolo “Renzi shock, tagliate 180 prestazioni diagnostiche: ecco l’elenco degli esami che pagheremo“.
Tecnicamente si potrebbe parlare di disinformazione solo a partire dal titolo, perché tale decisione non è ancora stata approvata dal governo, ma si tratterebbe di una proposta. Ecco quanto riporta Infiltrato.it:

Non hai i soldi per curarti? Affari tuoi. Perché Renzi ha deciso di affondare definitivamente la sanità pubblica, tagliando la copertura per 180 prestazioni diagnostiche ritenute “non necessarie”: ecco l’elenco completo di esami e cure che saremo costretti a pagare, come riporta la Fondazione Gimbe.
Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, boccia la bozza di decreto (qui il pdf) sull’appropriatezza delle prescrizioni mediche, su cui sta lavorando il ministero della Salute e che è atteso a settembre.

Leggiamo ora alcune parti del comunicato della Fondazione Gimbe del 6 agosto 2015 (qui il formato Docx) dal titolo “Bozza DM appropriatezza prescrittiva: poche luci, tante ombre“:

La ricerca sui servizi sanitari dimostra che, per essere implementato con successo, qualunque standard di appropriatezza professionale deve essere dotato di tre “fattori prognostici favorevoli”: essere evidence-based, condiviso con i professionisti e adattato al contesto locale.
«Anche tenendo conto che l’adattamento locale (regionale) avverrà in una fase successiva – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – la bozza del DM sull’appropriatezza al momento non presenta comunque i primi due requisiti. In particolare, non risultano adeguate modalità di coinvolgimento dei professionisti, né viene reso esplicito il metodo utilizzato per ricercare, valutare, selezionare e sintetizzare le evidenze a supporto dei criteri di appropriatezza».
Le prestazioni identificate sono in totale 180 di cui 35 odontoiatriche, 53 di genetica, 9 relative a TAC e RM (degli arti e della colonna), 2 di dialisi e 4 di medicina nucleare. La somma delle prestazioni di allergologia e di laboratorio (non differenziate) dovrebbe essere pari a 77.

Si parla appunto di una bozza, una proposta non ancora approvata dal Governo, ancora in discussione e che, da quanto si evince da recenti novità, le prestazioni identificate sarebbero passate da 180 a 208:

Sono 208 le prestazioni e gli esami che finiscono sotto ‘stretta osservazione’ del ministero della Salute che preparerà in un decreto per garantire l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, al fine di evitare esami e viste inutili che costano ogni anno al Servizio sanitario nazionale circa 13 miliardi di euro. Sotto la lente del ministero ci sono l’estrazione e la ricostruzione dei denti, la radiologia diagnostica comprendente risonanze e tomografie, ma anche le prestazioni di laboratorio come l’esame del colesterolo alla medicina nucleare e gli esami di genetica.
Il documento provvisorio, consegnato ai sindacati medici dal ministro Beatrice Lorenzin in occasione di una riunione tecnica al dicastero, ‘infoltisce’ la lista degli esami ‘sorvegliati speciali’ rispetto alla prima bozza resa nota dai sindacati prima della pausa estiva e che indicava 180 prestazioni.
Per quanto riguarda ad esempio le condizioni di erogabilità delle prestazioni odontoiatriche, potranno usufruirne gratuitamente – oltre ai già previsti interventi legati alla prevenzione – i bambini da 0 a 14 anni in condizioni di “vulnerabilità sanitaria” (ovvero, si specifica nel documento, “condizioni di tipo sanitario che rendono indispensabili o necessarie le cure odontoiatriche”) o di “vulnerabilità sociale” (ovvero “condizioni di svantaggio sociale ed economico che impediscono l’accesso alle cure odontoiatriche a pagamento per gli elevati costi presenti nelle strutture private”). Anche per l’erogazione delle dentiere sono previsti gli stessi criteri. È comunque garantito a tutti i cittadini il trattamento delle urgenze odontostomatologiche.

Cosa si intende per “condizioni di erogabilità”? Sono i criteri in base ai quali il medico può prescrivere una determinata prestazione a carico del Servizio sanitario nazionale. In mancanza di questi criteri la prestazione non va a carico dello Stato.
In questo link è possibile consultare l’elenco delle 208 prestazioni che il Governo vuole mettere sotto controllo.

In sintesi

Si, il Governo è intenzionato a fare dei “tagli”, di cui elenco è passato da 180 a 208, ma si tratta ancora di una bozza non ancora approvata, ma che potrebbe esserlo a breve. Viene contestato il “metodo utilizzato per ricercare, valutare, selezionare e sintetizzare le evidenze a supporto dei criteri di appropriatezza” per le prestazioni, quindi delle “condizioni di erogabilità” citate in precedenza.
Bisogna attendere che vi sia un testo definitivo ed infine approvato dal Governo affinché si possano fare le dovute precisazioni. Ricordiamo che la bozza in questione è come una normale proposta di legge: finché non viene approvata non ha alcuna valenza.

Nota

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