Approfondimento

Compromesso il ddl Zan con la tagliola del voto segreto in Senato: capiamo le ragioni

Si fa molta confusione in queste ore a proposito del ddl Zan bocciato, in seguito alla cosiddetta “tagliola” del voto segreto in Senato. Considerando il fatto che non tutti padroneggiano la materia, è necessario approfondire l’argomento e capire cosa stia avvenendo oggi 27 ottobre, mettendoci alle spalle mesi di discussione. Basti pensare alle polemiche che abbiamo trattato a suo tempo, arrivate soprattutto da esponenti di Centrodestra da sempre contrario al disegno di legge contro l’omotransfobia.

Cosa succede con il ddl Zan con la tagliola del voto segreto in Senato

La novità del giorno per il ddl Zan si concentra per forza di cose sulla tagliola del voto segreto in Senato. Cosa comporta questa svolta? In pratica verrà meno del tutto l’esame degli articoli e degli emendamenti, mentre andremo al contempo verso il voto finale al testo. Scenario, questo, che rischia seriamente di portare alla bocciatura della proposta di legge che, come noto, prevede pene più severe per chi si macchia di reati relativi alla discriminazione sessuale.

Si è arrivati a questo punto in seguito alla tagliola del 27 ottobre, che a detta dello stesso Zan rischiava di far morire la legge. Così è stato, dopo il voto segreto al Senato. A favore, 154 senatori131 i contrari e due astenuti. Secondo diversi addetti ai lavori, tra i contrari ci sarebbe tutto il Centrodestra unito, cui pare si sia aggiunto anche un altro schieramento politico. Le luci dei riflettori, a tal proposito, conducono verso Italia Viva di Matteo Renzi.

Diversi esperti di diritto, considerando anche lo storico che abbiamo alle nostre spalle, ritengono che la tagliola del voto segreto al Senato rappresenti il primo step verso una probabile bocciatura del ddl Zan. Esattamente come aveva anticipato il primo sostenitore della legge in mattinata, nel corso di un’intervista rilasciata a LA7 durante la puntata odierna di “L’aria che tira“.

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